Alcuni
extracomunitari stagionali sono diventati titolari d’azienda
NELLE
VIGNE E NEI CAMPI IL LAVORO E’ MULTIETNICO
Crescono
gli addetti stranieri. E Roma autorizza nuovi ingressi
TORINO
In principio arrivavano soprattutto dal Nord-Africa. Utilizzati in
prevalenza nei vigneti durante la stagione della raccolta. Tutti
stagionali. Alcuni si sono integrati sino al punto da essere assunti a
tempo determinato o indeterminato da alcune aziende non solo
vitivinicole, ma anche nei settori zootecnico, frutticolo o floricolo.
Altri si sono trasformati in piccoli e medi imprenditori. E’ il caso
di due egiziani e due algerini titolari dell’azienda agricola «Il
Mediterraneo» di Brandizzo in provincia di Torino. Emblematica la
storia del mungitore di origine indiana arrivato prima in Lombardia, poi
nel Piacentino, infine nel Novarese, oggi responsabile del reparto
zootecnico di una grande azienda agricola. Si è fermato tra le risaie e
gestisce contemporaneamente anche due ristoranti. Nord-africani, ghanesi,
ivoriani, ungheresi, romeni, albanesi e kosovari. Indiani ma anche
parecchi cinesi stagionali, impiegati soprattutto come esperti durante
la staigone estiva per selezionare il riso in maturazione o estirpare le
infestanti.
E’ un piccolo esercito quello composto dai lavoratori stranieri nelle
campagne del Piemonte. Frutticoltura e viticoltura sono i settori con
maggior presenza multietnica. Ma anche gli altri comparti hanno bisogno
di braccia in grado di supplire alle carenze di manodopera. Tanto che -
non è solo un problema piemontese - le organizzazioni agricole
professionali chiedono l’allargamento delle quote di lavoratori
stranieri. Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto del
presidente del Consiglio, è stata ammessa una nuova quota di 16 mila
lavoratori neo-comunitari in tutta Italia. Una decisione verso cui
Confagricoltura - in una nota - esprime apprezzamento. Tra l’altro il
Ministero del lavoro ha ridistribuito 3900 quote di autorizzazione 2004
rimaste inutilizzate, di cui 350 destinate al lavoro agricolo non
stagionale, con assegnazione alla provincia di Cuneo di 100 unità per
attività di viticoltura e frutticoltura.
g. f. q.
|