DA
SABATO IL VIA ALLA CAMPAGNA PER SUGGERIRE ACQUISTI ECOLOGICI CON POCHI
IMBALLAGGI
La spesa
senza confezioni inutili
«E a Natale non dimenticate la differenziata»
ASTI
Un
«innocente» fazzoletto di carta abbandonato nell’ambiente «dura»
sino a tre mesi e il polistirolo non scompare prima di mille anni. Due
piccoli esempi che aiutano a comprendere il «peso» del rifiuto. Le
feste di fine anno sono da sempre un banco di prova severo: imballaggi
(plastica, nylon, cartone, polistirolo), scarti di cucina, rifiuti vari
aumentano considerevolmente nei giorni dedicati ai regali, ai pranzi e
alle cene. Diventa pertanto ancora più importante non dimenticarsi di
separare correttamente l’immondizia. Gli astigiani, secondo gli ultimi
dati forniti dal Comune che indicano la differenziata al 51%, si stanno
dimostrando diligenti, ma l’Amministrazione comunale invita a compiere
ancora uno sforzo. E a concentrare l’attenzione sulla spesa
quotidiana. Sabato 11, in piazza San Secondo dalle 15,30 alle 18,30,
verrà aperto il primo punto informativo (altri ne seguiranno per tutta
la settimana) per lanciare la campagna «Ecoacquisti-L’altra faccia
della spesa» (realizzata da Achab Group) che partirà da gennaio e a
cui hanno aderito i negozi della catena «3A» ed altri esercizi
cittadini del settore alimentare e igiene della casa e della persona.
Ascom e Confesercenti offrono il loro supporto.
Ai cittadini verrà consegnato materiale informativo per sensibilizzare
all’acquisto di prodotti con imballi ridotti che i negozi
convenzionati si impegnano a proporre. Sono semplici regolette che
possono aiutare l’ambiente. Esempio: in taluni casi gli imballaggi
sono doppi, anche se uno solo potrebbe bastare. E’ il caso di molti
dentifrici (tubo più scatola di cartone). Oppure frutta e verdura
spesso confezionate in vaschette di polistirolo ricoperte da un «film»
di plastica (due imballaggi che andranno smaltiti). Stesso discorso per
le pratiche buste per salumi e formaggi che fanno però innalzare il
quantitativo di plastica nella pattumiera. Oggi esistono anche piatti,
posate e bicchieri in mater-bi (amido di mais), totalmente
biodegradabili. Si suggerisce inoltre di privilegiare, quando possibile,
l’uso del vetro. La campagna «insegnerà» anche a leggere le
etichette, orientandosi tra le sigle. Esempio: la scritta «PET» (si
trova sulle bottiglie in plastica della minerale) indica il
Polietilene-tereftalato, composto facilmente riciclabile; «PS» sta
invece a significare polistirolo difficile da riciclare, al pari del «PP»
(polipropilene). «PE» significa polietilene (si pensi ai barattoli dei
saponi liquidi) anch’esso riciclabile agevolmente. Quando
sull’etichetta compare la sigla «CA» l’imballaggio è costituito
almeno al 70% da carta. «L’obiettivo - precisano dal Comune - è
quello di limitare la quantità di confezioni assolutamente inutili che
ogni giorno si acquistano. Riteniamo che la produzione e la disponibilità
di prodotti con caratteristiche di ecocompatibilità può dipendere
molto dalla richiesta di mercato della clientela».
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