Bibliolab LABORATORIO DI LETTURA > i materiali didattici > rassegna stampa delle buone notizie > buona 6 |
La Stampa - 05 - 12 - 2004 |
SOLUZIONE
NATURALE PER LA BONIFICA DELLE AREE INDUSTRIALI DISMESSE La collaborazione tra
agricoltura e industria si esplica in molti settori, non ultimo, anche
se relativamente recente, quello dello smaltimento dei rifiuti. Un
esempio importante si riferisce alla bonifica delle aree industriali
abbandonate. Poiché l'impresa che lascia un'area industrializzata non
è tenuta a bonificarla per legge, qualcuno deve comunque provvedere ad
eliminare i composti pericolosi che minacciano di espandersi
nell'ambiente. Ed ecco l'agricoltura che viene in soccorso. Uno dei
sistemi di bonifica più attuali è quello sperimentato dall'Istituto di
Biofisica del Cnr di Genova. Il sistema consiste nell'utilizzare alcune
piante (girasole, mais, senape indiana), per lo più di interesse
alimentare , per la depurazione dei suoli contaminati da metalli
pesanti. Un altro esempio di questa interessante forma di collaborazione
agricoltura-industria viene da Torino, dove la Regione Piemonte ha
approvato un progetto volto a recuperare e valorizzare i rifiuti
organici industriali. L'esecuzione del progetto è stata affidata al
Centro di Competenza per l'Innovazione in campo agro-ambientale (Agroinnova)
dell'Università di Torino, di cui è presidente il professor Angelo
Garibaldi. «La gestione degli scarti industriali - ricorda il direttore
di Agroinnova Maria Lodovica Gullino - costituisce per molte aziende un
problema di grande rilievo sotto più aspetti, soprattutto ambientale ed
economico». Ecco dunque l'interesse per il progetto dell'assessorato
all'industria della Regione Piemonte, che corrisponde a 1,95 milioni di
euro, e che si pone l'obiettivo di incidere positivamente sul problema
aziendale della gestione degli scarti industriali di natura organica,
trasformando questi rifiuti in compost per l'agricoltura. Nel realizzare
il progetto, che è rivolto a piccole e medie imprese distribuite
trasversalmente su più settori della realtà economica regionale ,verrà
adottata una strategia che - spiega Gilberto Pichetto Fratin ,assessore
piemontese all'industria - punta alla conversione dei residui organici
aziendali, scarti privi di valore che rappresentano per l'industria
soltanto un problema, in un materiale convertibile in un prodotto ad
elevato valore aggiunto. «L'intervento - assicura il professor
Garibaldi - determinerà anche benefìci diretti e indiretti
sull'ambiente, con la diminuzione del flusso di materiali di scarto
indirizzati alle discariche, il minor impiego di fertilizzanti e
fitofarmaci, il contributo al miglioramento degli interventi di recupero
di suoli fortemente degradati. Gianni Stornello |