Bibliolab LABORATORIO DI STORIA > materiali didattici > percorsi > storia delle donne > ALLEGATO 23

storia delle donne - TAPPA 6

ALLEGATO 24

  di Agnese Argenta


CONQUISTE FEMMINILI NEL DOPOGUERRA.

 In Italia dal dopoguerra ad oggi, la condizione sociale e giuridica delle donne si è lentamente ma radicalmente modificata,raggiungendo una totale parità di diritti con gli uomini.

Ecco alcune tappe fondamentali di questa evoluzione: 

1945

Le donne conquistano il diritto al voto

1948

Entra in vigore la Costituzione. Gli articoli 3-29-31-37-48-51 sanciscono la parità tra uomini e donne.Art.3 nessuna discriminazione in base al sesso, art. 29 uguaglianza morale e giuridica dei coniugi, art. 31 protezione della maternità e delle donne lavoratrici, art 37 nel lavoro parità di diritti e di retribuzione, art.48 uomini e donne possono votare, art.51 m. e f. possono accedere agli uffici pubblici e alle carriere elettive in condizioni di uguaglianza.

1950

Varata la legge che tutela le donne lavoratrici e madri.Questo spinge i datori di lavoro a introdurre nei contratti di lavoro la clausola del nubilato.

1956

Le donne possono accedere alle giurie popolari col limite massimo di 3 su 6 (la norma rimane in vigore fino al 1978) e ai tribunali minorili.

1963

Il matrimonio non è più ammesso come causa di licenziamento.

1964

Le donne sono ammesse alla magistratura

1969

L’adulterio femminile non è più considerato reato.

1969

Viene approvata la legge sul divorzio.

1971

La Corte Costituzionale cancella l’articolo del Codice civile che punisce la propaganda di anticoncezionali.

1971

Viene approvata la legge sulle lavoratrici madri. E’ la legge ancora in vigore con l’aggiunta di alcune migliorie. Sono istituiti gli asili nido comunali.

1974

Con il Referendum è mantenuta la legge sul divorzio.

1975

Riforma del diritto di famiglia: d’ora in poi vige l’obbligo reciproco alla fedeltà,l’assistenza morale e materiale. La legge prevede inoltre: comunione dei beni abolizione dell’istituzione della dote, la patria potestà ad entrambi i genitori, abrogazione della separazione per colpa, la conservazione del proprio cognome. Vengono istituiti i consultori famigliari.

1977

Viene riconosciuta la parità di trattamento tra donne e uomini in materia di lavoro. Per la prima volta una donna, Tina Anselmi,viene nominata ministro.

1978

Viene approvata la legge sull’aborto.

1979

Nilde Jotti diventa presidente della camera.

1981

Il referendum abrogativo della legge sull’aborto non ha successo.

1981

Il motivo d’onore non è più attenuante nell’omicidio del coniuge infedele.

1983

La Corte costituzionale stabilisce la parità tra padri e madri circa i congedi dal lavoro per accudire i figli.

1986

La commissione nazionale per la parità uomo e donna elabora il “Programma azioni positive”: aziende e sindacati devono tutelare accesso, carriera e retribuzioni femminili.

1989

Le donne sono ammesse alla magistratura militare.

1992

La legge stabilisce che il 30% dei candidati nelle liste per le elezioni amministrative siano donne.

1996

Lo stupro è riconosciuto come delitto contro la persona (e non contro la morale come in precedenza).


  torna alla TAPPA 6