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FINO
AL 1919 LE DONNE NON HANNO DIRITTI POLITICI E CIVILI. PRIMA
DEL 1945 MANCANO LE CONDIZIONI MATERIALI E LA VOLONTA’ DI SPINGERE LE DONNE
FUORI CASA E DI LASCIARLE LIBERE. GLI
ANNI DELLA SECONDA GUERRA SONO ANNI DI CAMBIAMENTO DI MENTALITA’ E DI
COSTUME. LE
DONNE SONO IMPEGNATE NELLA LOTTA QUOTIDIANA PER LA SOPRAVVIVENZA, REGGONO DA
SOLE LE SORTI DELLA FAMIGLIA E QUINDI PRENDONO DA SOLE LE DECISIONI. CON
LA PACE E SOPRATTUTTO CON LA COSTITUZIONE CHE SANCISCE LA PERFETTA PARITA’
TRA UOMO E DONNA SBOCCIANO NUOVE SPERANZE. NEI
PRIMI DUE DECENNI DOPO IL 48 SUSSISTONO QUASI TUTTE LE LEGGI DEL PERIODO
PRECEDENTE CHE RALLENTANO L’EFFETTIVA ACQUISIZIONE DELLA PARITA’. DAGLI
ANNI ’70 IN POI AVVENGONO I MAGGIORI CAMBIAMENTI. QUINDI
L’ULTIMO CINQUANTENNIO E’ PERCORSO PRIMA DALLE BATTAGLIE PER
L’ATTUAZIONE DELLA CARTA E POI PERCHE’ IL PRINCIPIO DELL’EGUAGLIANZA
VENGA ACCETTATO. QUESTI
TRAQUARDI SONO STATI RAGGIUNTI ANCHE SE NEGLI ULTIMI ANNI, I CAMBIAMENTI NON
SONO PIU’ AVVENUTI SOTTO LA SPINTA DI MOVIMENTI DI PIAZZA. ORA
LE LEGGI CHE SANCISCONO L’UGUAGLIANZA CI SONO TUTTE. IN
MOLTI CAMPI LE DONNE HANNO RAGGIUNTO BUONI RISULTATI, IN ALCUNI SETTORI I
RISULTATI SONO PIU’ SCARSI. LE
DONNE ITALIANE SONO QUELLE CHE LAVORANO DI PIU’ IN ASSOLUTO. IL
LAVORO FUORI CASA PIU’ IL LAVORO DI CURA, (casa, figli, mariti, anziani)
E’ QUANTIFICATO NEL 28% IN PIU’ DEGLI UOMINI, IL DATO PIU’ ALTO DEI
PAESI INDUSTRIALIZZATI. L’UGUAGLIANZA,
NELLA MENTALITA’ COMUNE, NON E’ ANCORA DEL TUTTO ACCETTATA. |