Il
fascismo riprendendo con maggiore virulenza un atteggiamento presente nella
cultura nazionale, fin dai primi anni del suo avvento al potere, cercò di
espellere molte donne che erano entrate massicciamente nella produzione e negli
impieghi propagandando il modello della donna madre e casalinga. Nulla da dire
per i mestieri più umili: contadine, lavandaie, ecc.
Con
una politica e una legislazione regressiva sono colpiti quei settori dove le
donne si erano inserite in qualche posizione di rilievo.