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1. 20.000 a.C.-1492: GLI INDIANI PRIMA DEI BIANCHI LE CASE DEGLI
ESCHIMESI Il
termine igloo indica un’abitazione di ghiaccio e neve a forma di conchiglia
rovesciata. La neve per gli igloo doveva essere scelta con cura: se fosse stata
compatta ra quasi impossibile tagliarla con il coltello d’osso, se invece
fosse stata troppo morbida si sarebbe disintegrata per la pressione. Un pezzo di
ghiaccio trasparente veniva inserito nella parte sopra l’ingresso per dare
luce all’abitazione e un piccolo foro di areazione veniva aperto nel tetto e
poteva essere chiuso con un pezzo di pelle. Se all’interno si accendeva una
lampada la neve in superficie si scioglieva e si gelava contemporaneamente così
erano sempre ricoperti da un sottile strato di ghiaccio. Un igloo poteva
ospitare al massimo 6 persone. Nell’artico
l’abitazione più usata per il periodo invernale era il Karmak, una dimora
semi sotterranea coperta di terra, mentre per la primavera e l’estate vi era
il Tupik, una tenda portatile costruita con pelli di Caribù
o di foca Il
Karmak aveva una forma simile ma la
sua costruzione era diversa. Veniva fatta una fossa di 1-2m di profondità e su
di essa veniva costruita una cupola in lego o in osso di balena. LA LUNGA
CASA DEGLI IROCHESI Le tribù dei boschi Nord
orientali usavano la scorza d’albero per costruire le loro case. La casa degli
Irochesi veniva chiamata lunga casa e consisteva in una solida struttura di pali
piantati nel terreno, stabilizzati da travi orizzontali e sormontati da un tetto
ricurvo o a punta. Era ricoperta da grossi pezzi di scorza di olmo. I fogli di
corteccia inumiditi (lunghi circa 2 m e larghi 30cm) venivano appiattiti sotto
alcune pesanti pietre. Le case erano larghe circa 8,6 m la lunghezza invece
dipendeva dal numero di famiglie che ospitavano comunque la media era di 24 m,
invece i Mohawk avevano case lunghe 61 m. L’abitazione era divisa
in stanze situate su ciascun lato dell’edificio . erano chiuse su tre lati.
All’interno della lunga casa si trovava un piccolo fuoco condiviso da 2
famiglie che occupavano stanze opposte. Lungo 3 pareti c’erano stuoie che
servivano come sedili , cassapanche per dormire sopra di esse c’erano lunghi
scaffali sui quali conservare cibo e riporre gli abiti o coperte. Fra una stanza
e l’altra c’erano dei depositi per immagazzinare il cibo. La lunga casa
veniva usata anche dagli Uroni che però usavano la corteccia di cedro per
costruirla. IL WIGWAM E’ un’abitazione
piccola ottenuta con una copertura di scorza d’albero e di stuoie. Queste
abitazione si potevano trovare su una vasta zona, dal Canada al Nord Carolina. IL WIGWAM
DEI CHIPPEWA Veniva costruita con
rami, cespugli e scorza di betulla legati assieme con rametti flessibili o
strisce di scorza. Il wigwam poteva essere di forma ovale, o rotonda e di varie
dimensioni, la sua caratteristica principale era il tetto a cupola. La sua
costruzione avveniva con la collaborazione di tutti. Il tetto veniva chiuso con
scorza di betulla lasciando un foro per il fumo. Quando la tribù si spostava la
struttura veniva lasciata al suo posto e si trasportavano solo le parti leggere
della capanna. Grazie a questa praticità il wigwam rimase per secoli
un’abitazione molto usata. IL CHICKEE Era usato dalle tribù
della Florida. Era una struttura circolare o rettangolare in pali di cipresso
sormontata da fronde di palmetto e parzialmente
chiusa da pareti. Sotto alcune tettoie c’era un pavimento sollevato usato come
luogo di lavoro. L’abitazione era adatta a proteggere gli abitanti dai
serpenti di palude. Il chickee è stato ideato per il clima umido e caldo delle
paludi. Era anche in grado di affrontare i cambiamenti delle condizioni meteo;
per esempio gli uragani avevano poco effetto sul chickee.
IL TEPEE Nelle pianure i popoli cacciatori avevano bisogno di un habitat facile da spostare. Questi popoli utilizzavano le pelli degli animali uccisi per fabbricarsi il tepee. Queste tende avevano come armature 5 o 6 pertiche sulle quali venivano appoggiate le pelli di bisonte o di daino. In cima c’era un foro per il fumo; all’interno il terreno era ricoperto di rami di salice o di betulla. La parete esterna era spesso decorata con motivi simbolici e religiosi. Vicino alla tenda si trovava la rastrelliera per essiccare la carne. TITOLO: Storia degli
Indiani d'America Sorba Manuela |