STORIA  TESTIMONIANZE GALLERIA INTRODUZIONE BIBLIOGRAFIA SITOGRAFIA CREDITI

1.  20.000 a.C.-1492: GLI INDIANI PRIMA DEI BIANCHI
2.   1492 - 1640: I PRIMI RAPPORTI TRA BIANCHI E INDIANI  
3.  1640 - 1783: L'OCCUPAZIONE INGLESE
41783 - 1865: GLI STATI UNITI
5.  1865 - 1914: LA CONQUISTA DEL WEST

2.   1492 - 1640: I PRIMI RAPPORTI TRA BIANCHI E INDIANI

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LE REAZIONI INDIANI ALLO ZELO MISSIONARIO

Quando le nazioni indiane cominciarono a prendere coscienza della realtà della conquista, le popolazioni tribali invitarono tra loro i missionari. Aperti alla spiritualità altrui e capaci di integrare la propria senza sacrificare le credenze tradizionali, gli indiani rimasero sorpresi quando scoprirono che i missionari pretendevano che rinunciassero alla propria fede. Alcune tribù riuscirono a resistere alla pressione dei missionari, mentre altri riconobbero superficialmente la religione cristiana loro imposta, ma rimasero fedeli alle loro credenze indiane. Nonostante gli sforzi per sradicare le credenze dei nativi, i missionari non riuscirono a sopprimere le pratiche religiose tradizionali, però riuscirono a dividere le società tribali in convertiti al cristianesimo e tradizionalisti, che venivano aizzati gli uni contro gli altri in aspri conflitti ideologici.
Nel 1917 un atto che separava la chiesa dallo stato mise di fatto fine all’alleanza tra governo federale e missionari, che esisteva dal 1819 quando, agli inizi della storia del governo statunitense, il Congresso aveva approvato il Civilization Fund (fondo per la civilizzazione) che pagava vari gruppi missionari perché insegnassero agli indiani “i costumi e le arti delle civiltà”.

IL TRADIMENTO

 La conversione degli indiani al cristianesimo non fu, tuttavia, un processo semplice e in generale il cristianesimo si aggiunse, ma non si sostituì, al loro modo di considerare il sacro. Gli indiani tendevano a pensare a Gesù e ai Santi come a spiriti guardiani aggiuntivi; i canti e i riti, secondo loro evocavano i poteri soprannaturali. Tale modo di pensare era molto diffuso e anche i Pueblo, che erano sotto l’influenza delle missioni cattoliche, impedirono l’estinzione delle fedi religiose tradizionali. Semplicemente permisero “alla chiesa di esistere e vi incorporarono concetti indiani”.
I Cherokee, i Choctaw e, in parte, i Seminole seguirono i consigli e gli insegnamenti dei missionari e poco dopo il 1800 le attività educative erano ben stabilite presso queste popolazioni. Nel 1821 Sequoya inventò l’alfabeto Cherokee che, una volta approvato dai capi tribali, fu adottato dai Cherokee. Grazie a questo alfabeto, dopo pochi mesi essi erano in grado di leggere e scrivere nella loro lingua.         

Fonte: I Pellerossa - Popolo delle Praterie
Autore: Philippe Jacquin
Edizione: 2000

 Romina Anziano