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2. 1492 - 1640: I PRIMI RAPPORTI TRA BIANCHI E INDIANI
HERNANDO
DE SOTO
Hernando
de Soto nel periodo tra il 1540 e il 1542 coprì a piedi la distanza tra
Florida e Tennessee, fino al Mississippi, dedicandosi al suo sport
preferito: rapire, depredare e assassinare gli indiani, che tramandarono
oralmente i suoi atti criminali generando un odio inestinguibile per molte
generazioni.
De
Soto sbarcò nella baita di Tampa con 620 uomini scelti e l’intenzione di
compiere ogni cosa "a maggior gloria di Dio".
“Questi
devoti saccheggiatori”, nota Parkmen, “non potevano trascurare il
benessere spirituale degli indiani che erano venuti a depredare; oltre ai
ferri per incatenarli e ai segugi per scovarli, avevano condotto con se
monaci e sacerdoti per salvare loro le anime”. Però, prima che i 311
saccheggiatori sopravissuti raggiunsero la colonia spagnola sulla costa
del Golf, dopo tre anni di avventure, la spedizione poteva vantarsi di ben
poche anime salvate.
Una
volta, in una zona dell’odierno Arkansas, de Soto volle offrire una
dimostrazione ai nilco, colpevoli di aver dato riparo e nutrito degli
Spagnoli.
I suoi uomini attaccarono di notte il villaggio, massacrando un centinaio di
guerrieri.
Ad
alcuni indiani feriti venne concessa la possibilità di scappare affinché
diffondessero la notizia ad altri villaggi, che così avrebbero avuto
maggior rispetto degli Spagnoli.
Prima
della fine della sua spietata carriera de Soto scoprì il Mississippi e,
come ha osservato John Coller, “gli indiani insediati nelle regioni che
vanno dalla costa georgiana fin oltre il citato fiume avevano scoperto
l’uomo bianco”.
Titolo
originale:
The American Indian Wars
By
John Tebbel e Keith Jennison
First
published By Harper & Brothers Publishers, New York
Traduzione
di Daniele Ballarini
Revisione
scientifica di Raffaele D’Aniello
Prima
edizione: aprile 2002
Valentina Lisciotto
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