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2. 1492 - 1640: I PRIMI RAPPORTI TRA BIANCHI E INDIANI
I
PRIMI MISSIONARI
Prima
dell’arrivo dei missionari nel Nord America, gli indiani praticavano
centinaia di tradizioni religiose, spesso con cerimonie tribali elaborate,
come la Danza del Sole dei Lakota e di altre popolazioni delle Pianure, le
danze Kachina dei popoli Pueblo e la cerimonia di Metà Inverno degli
Irochesi. I missionari inglesi, spagnoli e francesi, sia cattolici che
protestanti, consideravano queste cerimonie pagane e spregevoli e tentavano
di costringere gli indiani ad abbandonarne la pratica ed a convertirsi al
Cristianesimo.
Quando i primi sacerdoti francesi (all’inizio del XVII secolo) ed i missionari protestanti
(all’inizio del XIX secolo) giunsero in Canada,
gli indiani
li accolsero come persone dotate di poteri spirituali ed alcuni di loro si
convertirono. Nei villaggi cristiani come Sillery, Quebec e Metlakatla,
nella Columbia Britannica, gli indiani vivevano sotto il controllo
religioso, politico ed economico di missionari che cercarono di persuaderli
ad abbandonarle loro credenze tradizionali.
I
METODI DI CONVERSIONE
Dopo
il 1640, e fino al 1670 e oltre, i puritani delle 13 colonie britanniche
fondarono 14 “ Citta’ di preghiera” tra gli Algonchini del New England.
Là i potenziali convertiti venivano isolati dagli altri indiani e dai
coloni britannici che stavano occupando le loro terre. Quando fu chiaro che
gli indiani non volevano abbandonare le proprie convinzioni religiose,
tuttavia, gli inglesi rinunciarono a convertirli, ma non prima di aver
censurato le credenze indiane.
Nel Sud-Ovest i missionari francescani spagnoli concentrarono gli indiani in
insediamenti intorno alle chiese missionarie, dove lavoravano per scavare
canali, costruire dighe per l’irrigazione e custodire il bestiame.
Nel 1769, padre Junipero Serra fondò le prime 21 missioni indiane lungo le
coste della California, con l’intenzione di convertire gli indigeni al
cattolicesimo. Nel 1834 il governo messicano secolarizzò le missioni,
distribuendo le loro immense tenute ai cittadini messicani affamati di
terre. Alcuni indiani convertiti tornarono alle proprie famiglie, ma quelli
che non avevano più nessuno o erano troppo malati per viaggiare, o la cui
identità era stata distrutta, rimasero.
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