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4. 1783 - 1865: GLI STATI UNITI
1828.
Andrew Jackson è eletto presidente.
Andrew
Jackson era un uomo di frontiera: nato nella zona di Waxhaw, all’estremo
limite occidentale della Carolina, il 15 marzo1767, in un luogo privo di
scuole. Orfano di padre, apprese dalla madre a leggere e a scrivere.
L’invasione inglese della Carolina occidentale(1780) fu un’esperienza
terribile: fu catturato ed imprigionato il giorno in cui rifiutò di
lucidare gli stivali ad un ufficiale inglese ricevette una sciabolata sul
volto. Quando tornò a casa scoprì che sua madre e i suoi due fratelli
erano morti.
Se la cavò lavorando come sellaio e a ventiquattro anni diventò
procuratore a Nashville e si sposò. Per una trentina d’anni si occupò di
politica locale. Sotto la presidenza di John Adams lo stato del Tennessee
entrò a far parte dell’Unione ed egli fu eletto al Senato e fu giudice
della locale Corte suprema. Guidò un reparto della milizia contro i
pellerossa Creek nell’Alabama. Il suo nome conobbe una prima popolarità
fuori dai confini del suo stato.
La guerra del 1812 lo trovò pronto quando il Segretario alla Guerra Monroe
lo nominò generale comandante del fronte meridionale. Jackson affrontò i
12.000 veterani inglesi in mezz’ora, e alla fine vinse le battaglie,
portando a casa tutti i suoi soldati.
Nessuno osservò sul momento che la vittoria era venuta quando ormai la pace
in Europa era stata sottoscritta. Dopo l’acquisto della Florida dalla
Spagna divenne governatore di un nuovo stato.
Fu eletto Presidente a 61 anni.Percorse la strada da Nashville a Washington
tra due ali di folla festante: il west lo considerava l’espressione dello
spirito americano. La gente percepì che con lui era il popolo al potere; se
n’ebbe la prova quando migliaia di pionieri invase la capitale per
assistere al suo insediamento ed egli aprì loro la Casa Bianca.
Non esitò a fronteggiare l’ipotesi di una successione, quando il Sud
Carolina nel 1828, si oppose ad una legge ed egli mandò una squadra navale
per indurre gli intolleranti a sottomettersi. Affrontò la Banca degli Stati
Uniti quando rifiutò di correggere la propria politica finanziaria ed ebbe
la meglio sul Congresso quando rivendicò alla presidenza il contestato
diritto di veto.
Nel 1832 venne eletto una seconda volta e fu durante questa amministrazione
che lo stato dell’Arkansas entrò nell’Unione. Nel 1837 si ritirò a
vita privata e morì l’8 giugno 1845, a 78 anni.
Fonte: Storia dei Presidenti Americani
Autore: Mario Francini
Casa editrice: Il sapere
Prima edizione: 1996
Sorba Giacomo
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