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4. 1783 - 1865: GLI STATI UNITI
1816. James
Monroe è eletto presidente
Era nato nella contea di
Westmoreland, in Virginia, il 28 aprile 1758. Dopo la Dichiarazione abbandonò
gli studi e si arruolò nell’esercito di Washington. Finita la guerra
riprese egli studi in legge e il suo maestro il governatore della Virginia
Jefferson e da qui nacque una grande amicizia.
Entrò in politica molto presto: fu inviato a Parigi e liberò Madama La
Fayoette. Fu eletto per due volte governatore della Virginia, poi tornò a
Parigi per acquistare la Louisiana. Andò a Madrid per acquisire la Florida,
ma fallì. Questo però l’ottenne quando divenne presidente.
Si rivolse al Congresso ne l 1828 per chiarire ispiratori della apolitica
estera degli Stati uniti, tutto ciò però con il nome di dottrina Monroe,
che si articola in quattro punti:
1- gli Stati Uniti sarebbero
disinteressati delle colonie americane tuttora in mano all’Europa;
2- avrebbero considerato un pericolo per la loro pace e la loro sicurezza
ogni tentativo delle monarchie europee “di estendere il loro sistema a
qualsiasi parte di questo emisfero”;
3- avrebbero valutato come “non amichevole” verso di loro ogni tentativo
europeo di opprimere le colonie americane che si erano dichiarate
indipendenti;
4- i continenti americani non
dovevano essere più ritenuti “come oggetto della colonizzazione da parte
di qualsiasi potenza europea”.
Sotto
il suo mandato la residenza ufficiale – la Presidential House – che era
stata fino ad allora chiamata “il palazzo”, dovette essere restaurata
dopo i guasti provocati dalla guerra. Fu anche intonacata e da allora la
gente prese a chiamarla “Casa Bianca” . Morì a New York il 4 luglio
1831. Con lui ebbe termine quella che fu detta “la dinastia dei grandi
virginiani”.
Fonte: Storia dei Presidenti Americani
Autore: Mario Francini
Casa editrice: Il sapere
Prima edizione: 1996
Sorba Giacomo
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