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5.
1865
- 1914: LA CONQUISTA DEL WEST
LEGGI
LA TESTIMONIANZA
1880-1885
L’ULTIMO CAPO APACHE
Nel
1874: morì Kociss, e divenne così capo dei Chiricahua il figlio maggiore
Taza che però non riuscì a farsi ubbidire troppo dalla sua gente.
Nel giro di pochi mesi questi Apache iniziarono a dividersi in fazioni.
Nel 1875: la politica indiana del governo degli Stati Uniti voleva la
concentrazione delle tribù nel territorio Indiano.
Fu così che quando il governo ricevette la notizia che alcuni gruppi di
Apache creavano disordini pensarono che fosse la scusa giusta per spostarli
a San Carlos.
Il 3 maggio del 1876: l’agente Clum ricevette la notizia di occuparsi
dello spostamento dei Chiricahua;
quando l’agente si presentò alla tribù vide con sorpresa che erano
pronti a collaborare se questo avesse mantenuto la pace, così si spostarono
verso San Carlos.
Ma non tutti gli individui accettarono la cosa ed alcuni scapparono verso il
Messico. Fra i loro capi vi era un indiano di quarantasei anni: Geronimo.
Nell’estate del 1876: Clum portò un gruppo di apache a fare un giro
nell’est ma sfortunatamente Taza morì improvvisamente di polmonite.
Durante l’inverno del 1876-1877: nella riserva penetrarono notizie di ciò
che accadeva al confine, seppero che Geronimo stava mettendo insieme una
mandria di bestiame, rubandolo
ai loro vecchi nemici messicani.
In primavera Geronimo vendette gli animali e si rifornì di fucili e
vestiario.
Nel marzo del 1877: Clum ricevette l’ordine di arrestare Geronimo e la sua
banda.
Venne arrestato e tenuto prigioniero dell’esercito per quattro mesi ed
infine rilasciato.
Nella primavera del 1877: gran parte degli apache vennero trasferiti a San
Carlos e controllati dalle giacche blu, ma questo no andava bene a Clum;
temeva che ci sarebbero stati scontri così diede le dimissioni .
Nell’estate del 1877: la situazione divenne caotica. Alcuni coloni
entravano nelle riserve dando adito a scontri e le razioni per gli indiani
non venivano distribuite.
La notte del 2 settembre, Victorio, un capo indiano, condusse al sua banda
nuovamente a Ojo Caliente; dove l’esercito li lasciò stazionare per un
anno.
Alla fine del 1878 arrivò l’ordine di riportarli indietro.
Le donne e i bambini vennero presi e trasferiti ma Victorio e gli altri
uomini scapparono sulle montagne dove i passarono l’inverno.
Nel febbraio del 1878: Victorio e gli altri dichiararono di arrendersi se
avessero riportato le loro famiglie a San Carlos. Il governo trovò un
accordo: gli apache avrebbero potuto vivere nel Nuovo Messico ma insieme ai
Mascalero e ai Tularosa.
Nell’estate del 1879: venne presentata contro Victorio un’accusa di
furto di cavalli e convinto che sarebbe stato condannato a morte, fuggì
reclutando un suo esercito.
Con il proseguire delle battaglie e delle imboscate alle giacche blu,
Victorio divenne un assassino spietato che mutilava e torturava le sue
vittime; molti dei suoi lo abbandonarono considerandolo un pazzo.
Il 14 ottobre del 1880: i soldati messicani intrappolarono la banda di
Victorio e li massacrarono, solamente una trentina riuscirono a fuggire.
Una notte, giunta la voce che l’esercito voleva catturare i capi indiani
più ostili; Geronimo e il suo gruppo di guerrieri si diresse
nella loro vecchia roccaforte. Ma vennero sorpresi da un gruppo
dell’esercito dei messicani che sterminò tutte le donne ed i bambini.
Geronimo decise allora di unirsi a Nana, che era il capo di quei trenta
apache che riuscirono a fuggire quel 14 ottobre.
Il 4 settembre del 1882 : il generale Crook assunse il comando e riuscì a
far ottenere agli indiani la possibilità di poter scegliere il posto dove
vivere ed avere una sicurezza interna formata dagli indiani stessi.
Ma nonostante ciò c’erano ancora molti indiani che pensavano ai loro
partenti che vivevano liberi nel Messico. Così Crook andò a parlare con
Geronimo che si trovava in Messico; gli propose di tornare in riserva
insieme agli altri e che sarebbero stati protetti dagli abusi dei coloni
bianchi.
Il 30 maggio: la colonna partì verso il nord, andarono tutti anche Nana,
tranne Geronimo e un altro capo
minore Chato.
Nel febbraio del 1884: anche Chato e Geronimo attraversarono la frontiera e
vennero scortati a San Carlos. I giornali però scrissero cose atroci su
Geronimo e dissero addirittura che Crook si era dovuto arrendere a lui per
salvare la sua vita: nulla di più falso.
La notte del 17 maggio: Geronimo e altri capi indiani ubriachi decisero di
organizzare una fuga verso il Messico;
Geronimo dichiarò di essere fuggito a causa delle voci insistenti
sul suo presunto ed imponente arresto. Quest’ultimo decise poi di tornare
indietro e ricondurre la sua tribù nella riserva, ma dopo aver appreso che
i bianchi lo ritenevano un assassino e un saccheggiatore fuggì nuovamente.
Ma dopo un lungo tempo come fuggitivo decise di arrendesi…con la
condizione che avrebbero trascorso due anni in prigione ma poi sarebbero
stati accompagnati nella loro terra di origine. Ma a Washington questo non
andò bene; intanto un uomo bianco riempì i capi apache di alcool e li
spaventò dicendo loro che li avrebbero impiccati. Così spaventati e
ubriachi Geronimo e i suoi scapparono di nuovo. Così Crook accusato di non
saper badare alla tribù rassegnò subito le dimissioni e sostituito da
Miles il 12 aprile del 1886.
Geronimo si arrese per l’ultima volta. Venne spedito in Florida e vide li
la maggior parte della sua gente che stava morendo ….i Chiricahua stavano
morendo ed avevano combattuto troppo allungo per mantenere al loro libertà.
Nel l894 Geronimo accompagnò i sopravvissuti nella riserva dei Comanche e i
Kiowa, loro vecchi nemici che però apprendendo le loro penose condizioni
offrirono loro un pezzo della loro riserva.
Nel 1909 : Geronimo morì, ancora prigioniero di guerra e fu seppellito nel
cimitero apache.
Circola ancora una leggenda che dopo tempo dopo le sue ossa vennero disseppellite e portate nella sua terra di origine.
Egli fu l’ultimo dei capi Apache.
TITOLO: Seppellite il mio cuore a Wounded Knee
AUTORE: Dee Brown
CASA EDITRICE: Arnoldo Mondatori Editore S.p.A.
EDIZIONE: 1972
LUOGO: Milano
Marmo Laura
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