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IL CARATTERE DELL'UOMO BIANCO
Tutto attorno a
noi, nelle praterie, v’erano uomini bianchi coi loro bufali pezzati
(mandrie di buoi). Le loro case erano costruite accanto alle pozze
d’acqua, e i loro villaggi lungo i fiumi. Decidemmo di vivere in
amicizia con loro, nonostante tutti i cambiamenti da loro portati. Ma
la cosa risultò difficile, perché gli uomini bianchi troppo spesso
promettevano di fare una cosa e poi, quando agivano, era per farne
un’altra.
Parlavano a gran
voce, quando affermavano che le loro leggi erano fatte per tutti; ma
imparammo ben presto che, se da un lato pretendevano che noi le
rispettassimo, dall’altro loro erano pronti a violare senza darsene
affatto pensiero. Ci raccomandavano di non bere whisky, ma poi erano
loro stessi che lo preparavano e ce lo fornivano in cambio di pellicce
e abiti, finché ne avevano. I loro saggi dicevano che avremmo dovuto
convertirci alla loro religione, ma quando tentammo di farcene
un’idea ci accorgemmo che di religioni, fra gli uomini bianchi, ce
n’erano troppe perché non si riuscisse a capirci qualcosa e che
praticamente non c’erano due bianchi che fossero d’accordo su
quello che fosse bene imparare. Questo costituì per noi un grosso
problema, finché non ci accorgemmo che l’uomo bianco la sua
religione non la prendeva punto più sul serio delle sue leggi, e che
semplicemente se le portava dietro, come degli aiutanti da tirar fuori
al momento buono, quando gli tornavano utili nei suoi rapporti con gli
stranieri. Non era così che noi la intendevamo. Noi eravamo abituati
a rispettare le leggi che noi stessi facevamo e a vivere secondo la
nostra religione, e non eravamo mai riusciti a capire l’uomo bianco,
il quale, dopotutto, prende in giro se stesso.
TITOLO: Sul sentiero
di guerra
AUTORE: Hamilton
Charles
DATA EDIZIONE: 1977
CASA EDITRICE:
Feltrinelli Economica
LUOGO: Milano
Ramundo Marialuigia
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