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Fratelli miei! E necessario cacciare dal nostro paese quel popolo che si è posto come meta la nostra rovina. Come me dovete capire che non potremo condurre più a lungo una vita come era possibile con i nostri padri francesi. Le merci degli inglesi costano il doppio di quelle dei francesi, benché non valgano nulla... Inoltre non ci accordano alcun credito, come i francesi, nostri fratelli, facevano sempre. Se vado dal capo inglese e gli racconto che uno dei nostri è morto, il mio discorso viene ridicolizzato, non piangono con noi come hanno sempre fatto i francesi. Se chiedo aiuto per i nostri malati, lo rifiuta dicendo che non vuole avere a che fare con noi. Significa che si augura la nostra morte. Perciò dobbiamo distruggere gli inglesi. Nulla deve impedircelo! Non sono numerosi, possiamo sconfiggerli senza fatica, perché non lo facciamo? Non siamo uomini? Non vi ho mostrato l'uniforme che ho avuto in dono dal nostro grande padre, il re dei Francesi? Ci esorta a batterci. Perché non seguiamo il suo consiglio? Di che cosa avete paura? È giunto il momento! Pensate forse che i francesi che vivono fra noi, che sono nostri fratelli, sarebbero contro di noi? Non conoscono i nostri piani e non ci impediranno di portarli a compimento. Colpiamo dunque. Ho inviato messaggi e segnali di guerra a tutti i Chippewa a est della penisola del Michigan e ai nostri fratelli, gli Ottawa a Michillimackinac... Abbiamo invitato tutti all'azione comune. Nel frattempo però noi attacchiamo già. Non possiamo perdere tempo; se gli inglesi saranno sconfitti, chiuderemo ogni varco, in modo che non possano mai più rientrare nel nostro paese!». 

FONTE: www.farwest.it