L'istinto di morte
Si legge che la droga è uno dei più grandi problemi della nostra
società. Si sa che ogni anno muoiono centinaia di giovani a causa
dell' uso di droga.
Perchè accade tutto questo? Perchè dei ragazzi, degli uomini
decidono di gettare così la loro vita? Che cosa li spinge?
La prima reazione di un individuo, in caso di pericolo, è di difendere
la propria vita, con tutte le proprie forze: chi sta per essere investito
da un' automobile, per esempio, salta disperatamente cercando di evitare
il colpo mortale.
Questa reazione è presente in tutti gli animali, non solo nell' uomo;
ne sono esempi la lucertola che si nasconde, il topo che fugge davanti al
gatto, la mosca che vola via prima di essere schiacciata.
E' un impulso profondo e universale, che viene chiamato <<istinto di
vita>>.
Insieme all' istinto di vita, esistono altri istinti e, tra questi l' istinto
di morte. Questo istinto si manifesta quando un uomo fa qualcosa che li nuoce;
per esempio, fuma anche se sa che può venire il cancro, beve il caffè
che se poi non lo farà dormire, fa un bagno in mare dopo pranzo anche
se sa benissimo che può essere pericoloso.
Viene da domandarsi come si fa a vincere insieme a due istinti opposti, quello
di vita e quello di morte; la risposta strana ma vera, è che in fondo
il cervello umano non segue le leggi della logica: si può desiderare
una
cosa e, insieme, il suo contrario.
C'è però una differenza . L'istinto di vita è noto a
tutti e viene ritenuto giusto, invece l' istinti di morte viene nascosta
agli altri e a se stessi.
Chi fa il bagno in mare dopo pranzo, ad esempio, cerca di credere che a lui
non succederà nulla; chi fuma pensa di smettere dopo qualche giorno,
oppure finge di avere dei polmoni speciali.
L' istinto di morte agisce in modo sottile, senza farsi scoprire. Nessuno
dice: <<Fumo perciò mi verrà il cancro>> , non lo
dice nè agli altri, nè a se stesso; ma chi fuma sa fin troppo
bene di correre questo rischio, anche se non vuole pensarci.
E' proprio di questo che si riconosce l' istinto di morte in azione: la mente
non vuole pensare al <<dopo>>.
E' l' istinto di morte che spinge a drogarsi. Nasce l' idea di provare, solo
per vedere; oppure perchè gli altri lo fanno. Tanto, poi...
Ecco: il pensiero del dopo sfugge, perchè entra in azione l' istinto
di morte. Qual è questo <<dopo>> al quale non si vuol
pensare?
E' quello ben noto, di cui si legge nei giornali e di cui si sente parlare
tanto spesso: non si riesce più a fare a meno della droga, se ne prende
sempre di più, finchè un giorno se ne prende troppa e ... si
muore.