| |
1300/1921 - L'impero ottomano
|
Stato turco musulmano durato dal 1300 ca. al 1922. I Turchi ottomani, a
partire dal XIV sec., s'impadronirono di due terzi del territorio dell'Islam e
s'insediarono nella penisola anatolica, donde passarono in territorio europeo,
assoggettando Serbi, Bulgari, Moldavi, Valacchi, Albanesi e obbligando alla resa
(1453) la città di Costantinopoli, la cui caduta segnò la fine del millenario
Impero romano d'Oriente. Nei primi decenni del XVI sec. la potenza dell'Impero
ottomano si accrebbe notevolmente con la conquista della Persia, del Kurdistan,
dell'Egitto e toccò il proprio apogeo, sotto Solimano I il Magnifico, con
l'annessione di Baghdad, di Rodi, di Belgrado, di quasi tutta l'Ungheria, di
Cipro, Candia, Libia, Tunisia, Algeria e Yemen. Sotto i successori di Solimano,
Selim II, Murad II, Maometto III, l'Impero cominciò a declinare per il
disordine delle finanze e l'indisciplina dei soldati, anche se l'espansione
territoriale continuò malgrado la sconfitta di Lepanto ad opera di una
coalizione navale ispano-veneto-pontificia (1571). La grande offensiva ottomana,
iniziata nel secolo precedente, perdurò nel XVII sec. e si volse da una parte
contro Venezia, che, nel 1669, perse l'isola di Candia, dall'altra contro gli
Asburgo d'Austria, che dovettero fronteggiare l'assalto (1683) dei Turchi sin
sotto le mura di Vienna. Ma l'espansionismo di questi non era più in grado di
svilupparsi per l'ormai antiquata struttura interna dell'Impero ottomano, che,
sotto il sultano Maometto IV, dovette piegarsi a Vienna (1699) con la pace di
Carlowitz. Dopo alcuni tentativi di riconquistare le posizioni perdute, la pace
di Passarowitz (1718) costrinse la Turchia a cedere parte della Serbia e della
Moldavia. Nel corso del XIX sec., l'Impero ottomano dovette lottare contro le
tendenze autonomiste sorte nel suo ambito, che portarono all'indipendenza della
Grecia, della Serbia, della Romania, della Bulgaria. Agli inizi del XX sec.
l'Impero ottomano fu agitato da avvenimenti che affrettarono rapidamente la sua
fine, quali la guerra contro l'Italia in Libia (1911-1912), le guerre contro i
popoli balcanici (1912-1913), la partecipazione alla prima guerra mondiale a
fianco degli Imperi centrali, da cui uscì duramente sconfitto. Nel 1923 il
movimento nazionalista guidato da Mustafà Kemal dichiarò decaduto il sultanato
e proclamò la repubblica.
|
|
|