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antico popolo asiatico, originario forse dei monti dello Zagros, tra Turchia e Iran, che a partire dalla metà del IV millennio a.C. diede vita nella bassa Mesopotamia alla prima cultura urbana. In una fase iniziale (3500-3000 a.C.), dominata dalla città di Uruk, i sumeri conobbero un fiorente sviluppo e fondarono insediamenti coloniali in area elamitica, assira e anatolica orientale. Una crisi intervenne tra la fine del IV e il principio del III millennio a.C. (periodo protodinastico I), con un brusco arresto della crescita della popolazione e un ristagno dei commerci.

 

L'apogeo dei sumeri

Superato questo momento critico, il seguito del III millennio a.C. rappresentò la fase di massima fioritura della civiltà dei sumeri. In questo periodo la scrittura, già presente in forma pittografica nei secoli precedenti, si venne trasformando in un sistema fonetico sillabico, che utilizzava il carattere cuneiforme. Rispetto all'età di Uruk, nel III millennio la situazione politica fu caratterizzata da un accentuato policentrismo, con una serie di città-stato di dimensioni più o meno equivalenti: a sud Uruk, Ur, Eridu; nell'area orientale Lagash e Umma; più a nord Nippur, Kish, Eshnunna. Ogni città era governata da un re, il cui potere derivava direttamente dall'investitura divina.

 

Lo scontro con gli accadi

I periodi protodinastico II e III (rispettivamente 2750-2600 e 2600-2350 a.C.) furono segnati da guerre di confine tra le città e da tentativi di costituire egemonie regionali, come il vasto dominio costituito dal re di Uruk Lugalzaggizi (2350-2325 a.C.), che sottomise Ur, Umma, Nippur e Lagash, arrivando a controllare tutta la bassa Mesopotamia. Lugalzaggizi fu sconfitto a sua volta da Sargon, il fondatore dell'impero accadico, che aprì il periodo della sottomissione delle città sumeriche alla dinastia di Accad (2335-2193 a.C.). Travolto l'impero accadico dall'invasione dei gutei, i sumeri recuperarono la loro autonomia (periodo neosumerico, 2190-2000 a.C.) sotto dinastie locali.

 

L'opera di Ur-Nammu

La pluralità politica fu nuovamente soppressa da Ur-Nammu (2112-2095 a.C.), inizialmente governatore di Ur per conto del re di Uruk Utu-Khegal, che unificò le città sumeriche in un impero centralizzato. Ur-Nammu emanò il primo codice di leggi organico e impose un sistema comune di pesi e misure. L'impero di Ur entrò in crisi sotto Ibbi-Sin (2028-2004 a.C.) e fu sopraffatto da nomadi amorrei e quindi elamiti, i quali conquistarono Ur

 

 

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Aggiornato il: 20 agosto 2003