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INDICE
1.
UNA POESIA PER
COMINCIARE
2.
VECCHIONI E
PESSOA
3.
CHI SCRIVE
LETTERE D'AMORE E' RIDICOLO?
4. ANALIZZIAMO
LETTERE D'AMORE
5. ANTOLOGIA
AMOROSA
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ANTOLOGIA AMOROSA
Vittorio
Alfieri a
Penelope Pitt Ligonier
Maledetto
ballo, e il diavolo che mi ci ha portato! Cos'è dunque quest'uomo
nero che vi ha seguita dappertutto, che non vi ha lasciata mai,
e di cui pure vostro marito non è affatto geloso, ed è ben più
amico vostro, che di vostro padre? Tutto ciò che posso fare, per
la stima che ho ancora di voi, è di credere che lui vi è
indifferente, ma voi non lo siete a lui. Ho fatto il possibile
per irritarlo contro di me, gli avrei strappato il cuore e
l'anima, se mi avesse osato dire una sola parola: quale che sia,
mi è odioso; saprò chi è, e se so che continua a curarsi di voi,
se ne pentirà, lo giuro per il mio sangue, per tutti gli dei
dell'inferno che vorrei che già mi facessero sprofondare. Ho
l'anima rosa, lacerata: è una settimana intera che non vi si
vede, ed è con ben poca soddisfazione che sembra che voi più mi
vedete di pessimo umore, più siete allegra, e indifferente. Mai
donna fino a oggi mi ha ingannato, ahimè ve ne credo più
incapace di alcun'altra, ma l'uomo che si metterà a darmi noia
nel possesso del vostro cuore, fosse anche il primo Re della
terra, niente potrà sottrarlo al mio furore; non ho paura di
niente in questo mondo, e quando si dà la vita, si è padrone di
quella di tutti.
Non c'è più nulla che mi leghi a questa vita miserabile se non
voi; ho al più ancora sei settimane o due mesi da vedervi in
questo tristo e fastidioso modo: quale che sia, questo vale la
pena di vivere, ma è già fisso nella mia testa, che lo stesso
giorno in cui voi partirete per la campagna sarà l'ultimo di
questa spiacevole vita. Voi mi amate: la vostra cara lettera che
ho appena letto, e riletto, me ne dà la certezza; la bacio, la
bagno di lacrime, divento pazzo - crudele! -, e voi, insensibile
a tutti i miei mali, non provate la quarta parte delle mie pene.
Sono le 7 del mattino, non so decidermi a cercare un riposo, che
mi sfugge, e vorrei stendermi per dormire di un sonno eterno. Il
vostro trionfo è completo, avete soggiogato l'uomo che diffidava
massimamente dell'amore, e al quale una triste esperienza ne
aveva insegnato tutti i pericoli, ma voi l'avete soggiogato al
punto, che non se ne riavrà mai più! Sono nel baratro, ci son
dentro fino agli occhi, e e sono l'uomo più innamorato che mai
abbiate conosciuto. Ma voi come guardate all'avvenire?
quale soluzione avete preso? volete sopravvivermi? siete in
tempo ancora per ritrarvi dal precipizio orribile in cui vi
trascino, per ricuperare la tranquillità di un tempo, per
passare quietamente il resto dei giorni nel seno della vostra
famiglia; oppure, animata da una più nobile passione,
incoraggiata dal mio esempio, avete deciso di porre un fine a
tutti i vostri mali, con l'ultimo di tutti, che in questo caso
dev'essere riguardato come il bene supremo? Si è superiori a
tutti i mali quando si ha la forza di sottrarsene: un'anima
forte è libera nella schiavitù più grande, non si vedono più i
piccoli ostacoli nel momento in cui ci si decide a far saltare
il più grande. Addio, continuerò fra qualche poco, quando sarò
più calmo.
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