Il termine "pubblicità" in lingua italiana deriva da "pubblico" ed assume quindi il semplice significato di "rendere noto" ciò che fino a quel momento non lo era.
La pubblicità -così come la intendiamo noi- nasce con al rivoluzione industriale, quando l'aumento della produzione, la varietà dei prodotti e la concorrenza fra imprenditori impongono una maggiore informazione degli acquirenti. (www.edscuola.com)
I maggiori progressi sono stati compiuti negli Stati Uniti d'America, dove la prima forma pubblicitaria fu quella dell'invio di cataloghi, a opera dei produttori di sementi e di case editrici. A partire dal 1870 la pubblicità sui giornali ebbe come grandi utilizzatori le industrie farmaceutiche, che, realizzando enormi profitti, potevano reinvestirne notevoli quantità per pubblicizzare i propri ritrovati.
Verso la fine del XIX secolo ha avuto inizio una nuova era nella storia della pubblicità: se prima i prodotti di uso domestico come zucchero, sapone, riso, melassa, burro, latte, fagioli e dolci venivano venduti a peso prelevandoli da ampi recipienti, nel 1880 i produttori americani di sapone introdussero sul mercato prodotti confezionati in pacchetti e con un proprio marchio. Questa innovazione, estesa ben presto a una vasta gamma di prodotti alimentari e sanitari di largo consumo, consentì ai produttori di venderli e pubblicizzarli con il proprio marchio, ampliando fortemente il campo d'azione della pubblicità.(www.digilander.libero.it)
La pubblicità trova nella seconda metà dell'Ottocento due grandi canali di comunicazione: i quotidiani, dove appaiono sempre più frequentemente le inserzioni pubblicitarie, e i manifesti, dove si mescolano l'immagine, la parola, il colore. Questi manifesti spesso erano firmati da artisti di valore.Inoltre, la resa di stampa dei quotidiani era scarsa, e gli annunci erano realizzati grezzamente e confinati in apposite pagine senza colore mentre la stampa litografica dei manifesti, invece, permetteva oltre al colore, una resa ottima ed un’ottima qualità.
Il manifesto si impone quindi come mezzo primario di comunicazione di massa, e ne vengono realizzati anche per scopi particolari ( ad es. il manifesto di propaganda, il manifesto industriale, il manifesto publicitario.)(www.fare-web.it)
Nel 1904, a Parigi, destò grande scandalo il fatto che mentre si stava proiettando, agli esordi della cinematografia, un film con un rudimentale proiettore a manovella, apparve in primo piano uno spot dei fratelli Lumière .
A partire dagli anni '20, invece, la pubblicità si avvia a operare secondo regole scientifiche.(www.edscuola.com)