Matrimonio all'italiana,

1964, Vittorio De Sica

 

 

 

    LA LOCANDINA

 

   IL FILM COME FONTE STORICA

            

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Soggetto: dalla commedia Filumena Marturano di Eduardo De Filippo; sceneggiatura: E. de Filippo, Renato Castellani, Tonino Guerra, Leo Benvenuti, Piero De Bernardi; fotografia: Roberto Gerardi; scenografia: Dario Micheli; musica: Armando Trovajoli; montaggio: Adriana Novelli;  personaggi: Sophia Loren (Filumena Marturano), Marcello Mastroianni (Domenico Soriano), Aldo Puglisi (Alfredo), Tecla Scarano (Rosalia), Vito Morriconi (Riccardo), Generoso Cortini (Michele), Marilù Tolo (Diana), Gianni Ridolfi (Umberto), Pia Lindstrom (la cassiera), Vicenza Di Capua (donna Matilde, la madre); produzione: C. C. Champion

 

Temi

Una lucciola intelligente.Un pasticcere poco scaltro.

Nozze con stratagemma…

 

Trama

Durante la guerra Domenico Soriano conosce in un bordello Filumena Maturano, una donna di mezza età e di umili origini. Innamoratosene, Domenico porta la donna a vivere con sé. Dopo vent’anni di convivenza, pur avendo continuato a fargli scrupolosamente da moglie e da serva, Filumena non solo non riceve una proposta di matrimonio, ma è sul punto di essere abbandonata dal suo uomo; costui infatti si è invaghito di un’altra donna, la giovane cassiera di un suo negozio, e sembra intenzionato a sposarla. A questo punto Filumena decide di tentare un’ ultima carta: fingendosi morente, convince Domenico a sposarla e riesce ad allontanare la sua giovane rivale. Dopo la celebrazione del matrimonio Filumena gli rivela l’esistenza dei suoi tre figli, uno dei quali avuto certamente da lui: nonostante ciò ella non gli dirà mai quale dei tre ha il suo stesso sangue. Domenico, dopo vari tentativi, si rassegna a restare definitivamente con la moglie, che dopotutto ha amato con sincerità, e adotta tutti e tre i figli.

 

Luoghi e ambienti

Il film è inserito in un ambiente particolarmente lussuoso, in quanto ci troviamo inizialmente all’interno di un bordello dove esercitava la sua “professione” Filumena Marturano (Sophia Loren) e successivamente nella sfarzosa abitazione di Domenico Soriano (Marcello Mastroianni), noto commerciante appartenente ad un’agiata famiglia napoletana. In questa pellicola prevalgono quindi ambienti interni caratterizzati dalla presenza di tecnologia e di beni di consumo come frigorifero, strumento non ancora di massa.

 

 

 

 

 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Il cinema come fonte storica
 

In questa pellicola possiamo notare una forte crescita della tecnologia e dei beni di consumo: frigorifero, macchine all’interno dei bar, telefono vengono posizionati in spazi ben definiti.

Inoltre cresce il settore dei trasporti, in particolare tramite corriera e automobile; la comunicazione e la diffusione dell’informazione vengono facilitate dall’uso del telefono, dalla lettura dei giornali, sia di tipo informativo sia osé, dalla diffusione dei manifesti pubblicitari.

Nonostante ciò la protagonista possiede un’istruzione moltol’istruzione limitata: Filumena impiega molto tempo nel firmare e inoltre   e si esprime per lo più in dialetto napoletano.

Il consumismo è posto al centro in quanto numerosi sono gli acquisti di beni superflui, come le scarpe di Domenico comprate a Londra; anche la bella protagonista, pur di umili origini, sarà attratta dai miraggi del consumismo.

Per quanto riguarda le abitazioni, all’interno della casa di Domenico sono presenti arredi in grande quantità mentre l’abitazione in cui risiedono i figli della protagonista è modesta ed essenziale. In entrambe sono presenti servizi igienico-santari che dimostrano il miglioramento della qualità della vita.

Dal punto di vista della famiglia,   la necessità della convivenza e la solitudine di Filumena, trattata da Domenico come una schiava, dimostrano che la condizione della donna è ancora di notevole subordinazione all’uomo, soprattutto nel Mezzogiorno.