STORIA  TESTIMONIANZE GALLERIA INTRODUZIONE BIBLIOGRAFIA SITOGRAFIA CREDITI

1.  20.000 a.C.-1492: GLI INDIANI PRIMA DEI BIANCHI
2.  1492 - 1640: I PRIMI RAPPORTI TRA BIANCHI E INDIANI  
3.  1640 - 1783: L'OCCUPAZIONE INGLESE
41783 - 1865: GLI STATI UNITI
5.  1865 - 1914: LA CONQUISTA DEL WEST

3.  1640 - 1783: L'OCCUPAZIONE INGLESE

1756. Guerra dei sette anni. Gli inglesi portano a 20 sterline la ricompensa per gli scalpi indiani.

La popolazione indiana si trova ad affrontare l’inizio del secolo decimata. Le malattie portate dagli Europei hanno provocato delle vere e proprie stragi, e le guerre indotte dal commercio delle pellicce e dalla fame di terre dei coloni hanno fatto il resto. Nel XVII secolo continuano le grandi migrazioni indiane verso ovest, in parte alla sempre più forte pressione dei coloni e in parte alle guerre che ormai  coinvolgono quasi tutte le tribù della prateria. L’atteggiamento fin qui tenuto dai coloni europei nei confronti degli Indiani è molto diverso. I francesi, che hanno dimostrato di avere particolarmente a cuore il commercio, sono a stretto contatto con gli Indiani, di cui hanno bisogno di procurarsi le pelli. La loro strategia è dunque quella di crearsi alleati fra le tribù e di integrare quanti più indiani possibile, tanto non sono rari i matrimoni misti. Gli indiani da parte loro sono ormai in una situazione di debolezza ed hanno solo tre scelte: integrazione, resistenza o migrazione verso ovest. Quelli che scelsero l’integrazione ebbero il loro bel daffare per “capire” l’uomo bianco, a partire dalle loro motivazioni sull’accumulare ricchezze e sul convertire più gente possibile ai loro usi e costumi. Così iniziavano a distribuire doni (armi e alcol) fra le tribù ostili a quelle alleate ai Francesi, ottenendone in cambio indiani nemici fatti prigionieri da ridurre in schiavitù. Anche i Francesi, con l’autorizzazione del re Luigi XIV nel 1701, utilizzando come manodopera schiavi indiani e la cosa prende talmente piede che comincia un vero e proprio traffico con compravendita di schiavi persino tra Francesi e Inglesi. Nel 1703 il governo del Massachusetts paga dodici sterline per ogni scalpo di indiano, nel 1755 la Camera di Consiglio di Boston arriva a quaranta sterline per ogni scalpo di indiano maschio e venti sterline per ogni scalpo di indiano femmina o bambino sotto i dodici anni. Ma presto gli Inglesi si accorgono che forse possono “utilizzarli” anche da vivi: come schiavi nelle colonie e come alleati da mandare in guerra contro i Francesi, che tentavano di allargarsi sulla valle del Mississippi. Ma la guerra fra le due potenze europee, preceduta nei primi decenni del Settecento da una serie di schermaglie e guerriglie, è inevitabile e scoppia nel 1756: verrà chiamata in Europa la Guerra dei Sette Anni.Alla vigilia della guerra dei sette anni, le due potenze coloniali si affrontavano su un vasto scenario bellico, dal Quebec alla vallata dell’Ohio. Questa valle era il perno della frontiera francese. Formando un arco di postazioni militari di 5000 km dal Quebec alla Lousiana. Se i mercanti inglesi alla conquista dell’Ovest avessero spezzato questa catena, avrebbero tagliato in due l’impero francese in America Se invece i Francesi fossero stati in gradi di consolidare le loro posizioni avrebbero imbottigliato gli Inglesi fra gli Allegheny e l’Atlantico; inoltre controllando gli Indiani della vallata avrebbero avuto in mano la più potente arma di frontiera in caso di guerra. Gli indiani della valle d’Ohio erano gli Irochesi che non sono stati un fattore decisivo nella guerra dei sette anni, essi vennero usati come pedine nel grande gioco di potere tra Francia e Inghilterra. I coloni del New England erano coinvolti in continue guerriglie coi Francesi, durante le quali gli Irochesi cambiarono progressivamente alleanza schierandosi a favore dei Francesi. Solamente gli indiani Mohawk rimase fedele agli Inglesi. Il conflitto fra Francia e Inghilterra subì rapidi mutamenti nel 1756 quando l’Inghilterra dichiarò guerra alla Francia. L’Europa venne immediatamente sconvolta da quella che si sarebbe dimostrata il conflitto più terribile di tutto il Settecento. L’America fu soltanto uno degli scenari di un confronto che avveniva ovunque, in India come lungo le coste  Africane , oltre che nelle isole di tutto il globo terrestre appartenenti alle due nazioni. In tale ottica globale  per gli uomini del Nuovo Mondo non si trattava comunque di una lotta di secondo piano naturalmente chi ci rimise di più furono i nativi. Non appena occuparono la scena gli eserciti europei, l’importanza  degli Indiani d’America diminuì rapidamente, anche si le due potenze li usarono e presero come pretesto le loro rivendicazioni ogni qual volta fosse possibile. Gli Indiani delle Cinque Nazioni divennero gradualmente forze ausiliari ogni volta che partecipavano agli scontri.La guerra terminata ufficialmente nel 1763 con il trattato di Parigi  venne vinta dagli Inglesi che conquistarono gradualmente tutti i forti francesi della valle dell’Ohio lasciando gli Indiani a oriente del Mississipi. Gli Indiani terminato il conflitto si sentivano usati e ingiustamente ricompensati per quel poco  che avevano compiuto onde favorire la vittoria inglese.    

TITOLO:"The American Indian Wars"
AUTORE: John Tebblel & Keint Jennison
CASA EDITRICE: Harper & Brothers Publishers
EDIZIONE: 2002

Valentina Lisciotto