INDIETRO
SIAMO DECISI A DIFENDERE LA NOSTRA TERRA
Padre! Ascolta i tuoi
figli! Li hai qui tutti, davanti a te. Durante la guerra che
precedette questa (la Rivoluzione), il Grande Padre Britannico ha
consegnato l’ascia ai suoi figli rossi, in un’epoca in cui i
nostri vecchi capi erano ancora vivi. Adesso essi sono morti. In
quella guerra, nostro
padre è stato messo a terra dagli americani, e nostro padre ha steso
loro la mano, senza che noi lo sapessimo. E adesso noi temiamo che
nostro padre faccia lo stesso.
Due estati fa, quando
sono venuto qui con i miei fratelli rossi, dichiarandomi pronto a
dissotterrare l’ascia a favore del nostro Grande Padre inglese, ci
fu detto che non c’era fretta, che nostro padre non era ancora
deciso a combattere gli americani.
Ascolta! Quando la
guerra fu dichiarata, nostro padre si alzò e ci diede il tomahawk, e
ci disse che era pronto ad assalire gli americani, che desiderava il
nostro aiuto, e che avrebbe senza dubbio recuperato le terre che gli
americani ci avevano prese.
Ascolta! Tu ci dicesti
allora, di portare qui le nostre famiglie, e così noi facemmo. Tu
inoltre promettesti che ne avresti avuto cura, che non sarebbe loro
mancato niente mentre gli uomini erano alla guerra, che non dovevamo
preoccuparci affatto della guarnigione nemica, perché tanto noi non
sapevamo come stavano le cose, e nostro padre avrebbe provveduto lui,
a quella. Hai detto in oltre, ai tuoi figli rossi, che avresti pensato
a rafforzare la tua guarnigione, cosa, questa che rese felici i nostri
cuori.
Padre ascolta! La nostra flotta è uscita dal
porto. Sappiamo che essa ha combattuto. Abbiamo udito i grandi fucili.
Ma non sappiamo niente di ciò che è accaduto (Perry aveva sconfitto
gli inglesi sul lago Erie, il 10 settembre di quell’anno). Le nostre
navi sono andate in una direzione, e siamo esattamente sorpresi di
vedere nostro padre far su in gran fretta tutte le sue cose,
preparandosi a scappare in direzione opposta, senza far minimamente
conoscere le sue intenzioni ai suoi figli rossi. Ci hai sempre detto
di restare qua e di difendere le nostre terre. Sapere che questo era
il tuo desiderio riempiva i nostri cuori di felicità. Il nostro
Grande Padre, il re, è il capo, e tu lo rappresenti.
Ci hai sempre detto che non avresti mai ceduto
un palmo di terra inglese. Ma padre, adesso, noi vediamo che tu ti
ritiri, e ci dispiace constatare che nostro padre fa questo, senza
nemmeno aver visto il nemico. Noi siamo costretti a paragonare la
condotta di nostro padre a quella di un cane grasso, il quale vada in
giro a coda alta, ma appena gli mettono paura, se la caccia tra le
gambe e scappa via.
Padre, ascolta! Gli americani non ci hanno
ancora sconfitti per terra, e non siamo nemmeno sicuri che ci abbiano
battuti sull’acqua. Pertanto, noi vogliamo rimanere qui ed
affrontare il nostro nemico, se esso si faccia vivo. Se esso poi, ci
sconfiggerà, vuol dire che ci ritireremo con nostro padre.
Alla battaglia delle rapide durante l’alta
guerra, gli americani, senza dubbio ci hanno sconfitti, e quando
facemmo ritorno al fronte di nostro padre, trovammo che le porte ci
erano state chiuse in faccia. Avevamo paura che lo stesso venisse
anche sta volta; ma vediamo invece che nostro padre si preparava ad
abbandonare il fronte.
Padre! Ti sono arrivate le armi e le munizioni
che nostro Grande Padre ha mandato per i suoi figli rossi. Se hai
intenzione di andartene, dacci dunque le armi e poi potrai partire con
la nostra benedizione. La nostra vita è nelle mani del Grande
Spirito. Noi siamo decisi a difendere le nostre terre e, se questa sarà
la sua volontà, vogliamo lasciare su di esse le nostre ossa.
TITOLO: Sul sentiero di guerra
AUTORE: Hamilton Charles
DATA EDIZIONE: 1977
CASA EDITRICE: Feltrinelli Economica
LUOGO: Milano
LEGGI
ANCORA: TEST 1 - TEST 2
|