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finanziere saudita (Riyadh 1957). Figlio di un ricchissimo costruttore di
origine yemenita, studiò scienze economiche presso l'Università di Gidda.
Abbracciata la causa islamista, combatté alla guida di proprie milizie al
fianco della resistenza antisovietica in Afghanistan e creò in seguito
l’organizzazione Al Qaeda (“La Base”), nell’intento di continuare la
lotta contro l’Occidente e i suoi alleati nel mondo islamico. Nel 1994 fu
privato della cittadinanza araba e si rifugiò prima in Sudan e poi di nuovo in
Afghanistan, dove venne accolto dal regime dei taliban.
Ritenuto responsabile di una serie di gravissimi attentati, tra cui quelli del
1998 alle ambasciate statunitensi in Kenya e in Tanzania, fu accusato
dell’attacco terroristico lanciato l’11 settembre 2001 contro il World Trade
Center di New York e l’edificio del Pentagono, che scatenò l’offensiva
statunitense contro l’Afghanistan iniziata il 7 ottobre 2001.
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