Baghdad sotto le bombe,
scud iracheni sul kuwait
20
marzo 2003, 14:29 ora italiana (13:29 GMT)
BAGHDAD (CNN) --
Tre
attacchi su Baghdad, per puntare subito al bersaglio grosso e la guerra in
Iraq è iniziata.
Secondo quanto affermato dal Pentagono e ribadito
da George W. Bush, nel suo breve discorso - circa 4 minuti - nello studio
ovale, non si è trattato di un attacco generico sulla capitale, ma di una
prima operazione mirata, tesa a "decapitare" la dirigenza
irachena. Bersaglio dei primi missili americani - in tutto sono stati
lanciati più di 40 Tomahawk - sarebbero stati i rifugi dei leader, forse
addirittura dello stesso Saddam o di uno dei suoi figli.
Secondo la radio israeliana gli americani
avrebbero intercettato un movimento di Saddam e avrebbero deciso di
attaccare in quel punto nonostante fosse ormai quasi l'alba.
I missili sono stati sparati dalle navi da guerra
americane di stanza nella regione. Ai raid hanno partecipato caccia 'stealth',
invisibili ai radar.
Il primo attacco è scattato quando nella
capitale irachena si intravedevano le prime luci dell'alba. Alle 5:35 ora
locale, le 3:35 in Italia. I primi missili Cruise hanno cominciato a
cadere a Baghdad appena un'ora e mezzo dopo la scadenza dell'ultimatum
imposto dal presidente americano. La contraerea irachena è entrata in
azione, mentre le sirene di allarme avvertivano la popolazione del
pericolo.
Verso le quattro è seguito un secondo raid. Un
incendio è divampato alla periferia sudovest della città, nei pressi
delle rive del fiume Tigri. Secondo testimoni oculari, potrebbe essere
stata colpita una raffineria di petrolio. Nel terzo raid, secondo quanto
riferito dalla televisione irachena, sarebbero state colpite anche altre
città nel sud ovest del Paese.
I primi bombardamenti non hanno scalfito per
nulla la protervia del primogenito di Saddam, Uday, che poco dopo
l'attacco americano ha incitato alla radio di sua proprietà, a-Shabab,
civili e militari a "combattere per difendere l'Iraq dagli
invasori".
La reazione irachena si esaurisce al momento nel
lancio di un paio di missili Scud contro alcune postazioni nel nord del
Kuwait. Un altro missile lanciato dai soldati di Saddam Hussein è stato
intercettato da un Patriot Usa.