Il Protocollo del Wannsee: come i nazisti organizzarono la "Soluzione Finale"
|
ll generale Reinhard
Heydrich |
a cura di Claudio Li Gotti
Premessa
Una delle più tremende conseguenze delle idee
nazionaliste e razziste elaborate da Adolf Hitler nel suo "Mein
Kampf" (scritto tra il 25 ed il 27), manifesto ideologico del Terzo
Reich, fu la discriminazione e la persecuzione sistematica degli ebrei in
Germania, formalizzate in seguito nelle leggi di Norimberga (5 settembre 1935).
Secondo queste leggi, chiunque risultasse avere tre o quattro nonni osservanti della
religione ebraica veniva considerato ebreo; mezzo-ebreo era chi aveva due nonni osservanti
o era sposato con un ebreo; chi aveva un solo nonno ebreo veniva considerato come un
meticcio ("mischlinge" in tedesco). A queste tre categorie vennero proibiti il
matrimonio ed i rapporti sessuali con tedeschi ariani e furono colpite da tutta una serie
di privazioni e discriminazioni razziali.
Allinizio lobiettivo del regime nazista
era costringere gli ebrei all'emigrazione dalla Germania. La notte del 9 novembre 1938 un
giovane ebreo polacco sparò ad Ernst vom Rath, diplomatico tedesco a Parigi, uccidendolo.
Come rappresaglia, in Germania furono incendiate tutte le sinagoghe e infrante le vetrine
dei negozi di ebrei (per questo motivo fu chiamata "la notte dei cristalli").
Molti di loro furono costretti ad abbandonare il paese trovando rifugio all'estero, altri
vennero arrestati nei giorni successivi dalle SS.
Dopo la notte dei cristalli e, soprattutto, con
linvasione della Polonia occidentale (1 settembre 1939, che costò lo scoppio
del secondo conflitto mondiale), vi fu il passaggio dalla politica di persecuzione a
quella dello sterminio di massa puro e semplice, dai vecchi ai bambini, portata a
compimento con la Shoah.
La Polonia occidentale contava tra gli abitanti più
di due milioni di ebrei, i quali vennero sottoposti a restrizioni ancor più dure di
quelle vigenti in Germania. Furono infatti costretti a trasferirsi in ghetti, isolati dai
quartieri ariani per mezzo di alti muri e filo spinato, ed ebbero lordine di
indossare una sorta di distintivo, la stella gialla. Linvasione dellUnione
Sovietica (21 giugno 1941) cambiò drammaticamente la situazione degli ebrei. Iniziò
la loro sistematica eliminazione nella zona di influenza tedesca, con fucilazioni in massa
eseguite dalle unità dazione speciale (le Einsatzgruppen) operative in Polonia e in
Unione Sovietica; nel 1941 si costruirono i primi campi di concentramento (Lager,
adibiti alla funzione di sterminio), costruiti per la maggior parte in Polonia, come
quello di Auschwitz-Birkenau, il più grande e tristemente famoso, vero e
proprio simbolo degli orrori nazisti. Vi confluirono gli ebrei provenienti non solo dai
ghetti vicini, ma anche da tutti i paesi europei occupati dai nazisti, dando vita al loro
tentativo di sterminio.
Lordine di dare avvio alla "soluzione
finale" ("Endlosung" in tedesco) del problema ebraico fu impartita
direttamente dal Fuhrer ai due suoi più importanti gerarchi: Hermann Goring,
numero due del regime, ed Heinrich Himmler, comandante supremo delle SS. Fu
proprio questultimo il diretto responsabile di tutta lorganizzazione dei campi
di concentramento e di sterminio, attuata attraverso lUfficio Centrale di
Sicurezza del Reich (lRSHA), diretto dal generale Reinhard Heydrich
e in particolare grazie al lavoro del colonnello Adolf Eichmann, a capo
dellUfficio per le questioni ebraiche della Gestapo (la polizia
segreta del regime) e responsabile della caccia agli ebrei. Heydrich ed Eichmann saranno i
due organizzatori della Conferenza del Wannsee, la quale doveva coordinare quella
soluzione finale già praticata nei territori occupati dalla Germania.
La Conferenza
del Wannsee
Nel luglio del 1941 Hitler fece preparare a Goring
una direttiva in cui incaricava Heydrich, capo dei servizi di sicurezza, di risolvere la
questione ebraica nella sfera di influenza tedesca in Europa.
Il 20 gennaio 1942 Heydrich si incontrò con
altri 14 alti funzionari dei principali ministeri tedeschi in una residenza tranquilla,
lungo un lago a Wannsee (vicino Berlino). La riunione era segretissima e il suo
scopo era quello di precisare i termini della soluzione al problema ebraico. I
partecipanti alla riunione (oltre ad Heydrich ed al già citato Eichmann) furono:
- Gen. SS Heinrich Muller, capo della
Gestapo, in rappresentanza della polizia tedesca;
- Gen. SS Otto Hoffmann, rappresentante dellUfficio
per la razza e linsediamento;
- Col. SS Karl Schongarth, rappresentante della SD, polizia
di sicurezza;
- Col. SS Gerhard Klopfer, in rappresentanza del partito
nazista;
- Magg. SS Rudolf Lange, vice-comandante SS in
Lettonia;
- Gauletier Dr. Alfred Meyer e Dr. Georg
Leibbrandt, rappresentanti del Ministero per la Polonia occupata;
- Dr. Wilhelm Stuckart, uno degli
artefici delle Leggi di Norimberga, rappresentante del Ministero dellInterno;
- Dr. Roland Freisler, rappresentante del
Ministero della Giustizia;
- Dr. Martin Luther, sottosegretario del
Ministero degli Esteri;
- Dr. Joseph Buhler, segretario di Stato
della Polonia tedesca occupata;
- Dr. Wilhelm Kritzinger, direttore
ministeriale della Cancelleria del Reich;
- Erich Neumann, direttore del piano
quadriennale per leconomia.
All'inizio della discussione, il generale Heydrich,
precisò che il problema da risolvere era quello delleccessiva presenza di ebrei in
Germania e nei territori occupati, per cui la politica di emigrazione forzata perseguita
dal Reich non era più sufficiente per far fronte al problema ebraico. Una possibile
soluzione del problema sarebbe allora consistita in una '"evacuazione"
degli ebrei dall'Est, termine che in realtà voleva dire eliminazione fisica o pulizia
etnica dallo "spazio vitale" tedesco. Le prime operazioni di sterminio,
provvisorie, avvennero sul luogo durante la conquista dellEst; gli ebrei catturati
erano costretti a scavare grandi fosse comuni per poi essere fucilati in massa e
seppelliti nelle stesse fosse. Ma adesso era necessario pianificare lo sterminio in modo
più preciso e sicuro e la riunione del Wannsee doveva appunto occuparsi di questo.
Approssimativamente undici milioni di ebrei sarebbero stati coinvolti nella
soluzione finale del problema; tra questi, cinque milioni di essi vivevano in Unione
Sovietica e circa tre milioni erano gli ebrei già sotto il controllo dei tedeschi (in
Polonia e nei territori orientali occupati). Bisognava però risolvere la questione in
termini legali; la pulizia etnica degli ebrei dallo spazio vitale doveva perciò avvenire
seguendo la legge. Così Heydrich affermò che si dovevano riesaminare le leggi di
Norimberga e revocare le esenzioni previste che permettevano a molti ebrei di rimanere tra
i tedeschi. In ogni caso, le SS avrebbero avuto i poteri decisionali in materia. Restava
soltanto da risolvere il lato "tecnico", cioè trovare un sistema più veloce
per luccisione e leliminazione dei corpi; le fucilazioni in massa creavano
problemi tra le truppe ed anche costi eccessivi in fatto di munizioni. Fu così il
colonnello Eichmann a spiegare che lutilizzo del gas avrebbe risolto il problema. Il
programma "eutanasia", avvenuto prima della guerra, aveva già
sperimentato luso del monossido di carbonio per eliminare i malati di mente a
Brandeburgo; adesso, lo stesso sistema poteva essere approntato anche per i campi di
concentramento. Nellestate del 1941 il Reichsfuhrer-SS Himmler aveva chiesto di
visitare un campo nellAlta Slesia polacca (Auschwitz), per trasformarlo in un grande
centro di sterminio. Qui, affermò Eichmann durante la riunione, era possibile eliminare
fino a sessantamila ebrei al giorno, attraverso delle speciali camere a gas
camuffate da docce o camere di disinfestazione. Inoltre, con la costruzione di appositi
forni crematori, si potevano occultare i cadaveri, cremandoli.
Lo sterminio degli ebrei, così come pianificato
dalla conferenza del Wannsee, iniziò nel marzo 1942 in Polonia, nel campo di Chelmno;
successivamente toccò a tutti gli altri campi dislocati nellEuropa occupata.
Loperazione fu poi chiamata "Reinhard" in memoria di Heydrich, ucciso nel
luglio del 42 per mano di patrioti cechi (Heydrich si trovava in Cecoslovacchia come
Protettore della Boemia e Moravia). La terribile pianificazione dello sterminio, elaborata
a Wannsee, costò la vita a circa sei milioni di ebrei, ma questa stima non tiene
conto delle vittime della cosiddetta "marcia della morte" che i tedeschi in fuga
dagli Alleati imposero agli ebrei prigionieri dei campi.
Del cosiddetto "Protocollo di Wannsee",
è sopravvissuta una sola trascrizione che fu scoperta da agenti segreti americani
nascosta al ministero degli Esteri tedesco, nel 1947. Si trattava della copia di Martin
Luther.
Documentazione:
Protocollo del Wannsee, 20 gennaio 1942 (English
version by The Avalon Project at Yale Law School)