CAPITOLO
26: Il colloquio continua tra il cardinale e Don Abbondio ed alla fine,
questi promette che, in avvenire coglierà ogni occasione di fare del
bene. In quegli stessi giorni l'Innominato invia ad Agnese cento scudi
d'oro come dote per Lucia. Ma proprio quando Agnese riferisce la cosa alla
figlia,questa le svela il voto che ha fatto.
CAPITOLO
27: E' in corso la guerra per la successione nel ducato di Mantova; una
delle conseguenze è che il governo non si cura a fondo di fare ricerche .
Questi, dopo vario tempo,
riesce a mettersi in relazione epistolare con
Agnese ; da lei è informato del voto e riceve cinquanta scudi. Nel
frattempo Lucia trascorre lunghi mesi in casa di donna Prassede, che si è
intestardita a toglierle di testa l'amore per Renzo.
CAPITOLO
28:Dopo la sommossa di Milano la carestia è andata sempre più crescendo,
anche per colpa degli
amministratori. Il cardinale Federigo si prodiga moltissimo, ma troppi
sono i bisogni. Gli accattori vengono riuniti nel lazzeretto.
Quando,col nuovo raccolto, la situazione accenna a migliorare, si
abbatte un nuovo flagello: la calata dell'esercito imperiale per la guerra
di Mantova.
CAPITOLO29:
Alla venuta dei lanzichenecchi don Abbondio,con Agnese e Perpetua ,si reca
nel
castello
dell'innominato. Durante il tragitto,fanno una breve tappa in casa del
sarto, dove vengono a sapere dell'ammirevole comportamento del signore;il
quale sta accogliendo nel suo
castello tutti i profughi che vogliano andarvi.
CAPITOLO
30: Riprese il cammino verso il castello, con gli immancabili
ammaestramenti di don Abbondio alle donne,i tre fuggiaschi arrivano in
breve al castello;sono cordialmente accolti dall'Innominato.
CAPITOLO
31:Il paesaggio dell'esercito imperiale ha,fra l'altro,la conseguenza di
far venire la peste nel ducato. Per molto tempo, però,nonostante il
crescente numero dei decessi,
a Milano non si vuol credere che si tratti di vera peste.
CAPITOLO
32: Il governatore non si occupa della peste, ma invece Federigo sì.Un
giorno è
costretto
a concedere che si faccia una processione,la quale naturalmente giova solo
alla diffusione del contagio.
CAPITOLO
33: Una notte don Rodrigo è colto dalla peste ed il Griso lo dà in mano
monatti.
Ma
da poco il padrone è stato trasportato al lazzereto, anche il bravo muore
fulminato dal contagio. Intanto Renzo guarito dalla peste, decide di
cercare Lucia.
CAPITOLO
34:Renzo,riuscito ad entrare in Milano, da un cittadino e scambiato per un
untore.
Dona
il suo pane ad una povera donna chiusa in casa con una nidiata di
bambini;da un prete ottiene informazioni su come raggiungere la casa di
Ferrante;osserva scene terribili di male di morte, ad altre sublime come
quella della madre di Cecilia. Mentre batte alla porta della casa di don
Ferrando è preso per un untore: si salva soltanto balzando su un carro
fiunebre.
CAPITOLO
35: La visione del lazzaretto pieno di appestati e di moribondi, colpisce
Renzo. Ma vede anche
opere di gentilezza e di bontà. Casualmente incontra padre Cristoforo, ma
tutto dedito all'assistenza dei malati.
Da lui,dopo essere stato aspramente ripreso perchè vorrebbe farsi
giustizia da sé, è portato davanti al giaciglio di don Rodrigo
agonizzante; quindi è istruito su come comportarsi nella ricerca di
Lucia.
CAPITOLO
36:Renzo riesce a ritrovare Lucia,ma lei appena lo vede gli dice del voto
che aveva fatto. Renzo torna da padre Cristoforo, il quale, raggiunta la
capanna dov'è Lucia e sentito come è avvenuto il voto, lo dichiara
sciolto.
CAPITOLO
37: Renzo torna al suo paese, e ritrova
Agnese sana,e anche Bortolo. La peste si sta estinguendo,ma si
hanno le notizie della morte di padre Cristoforo.
Renzo aspetta Lucia con Agnese.
CAPITOLO 38: Renzo e Lucia riescono finalmente a
farsi sposare da don Abbondio. Dopo le nozze vanno a vivere nel paese di
Bortolo, ma Renzo, sdegnato per certe critiche che si fanno a Lucia decide
di cambiare residenza. Nel nuovo paese la loro vita ,sempre con Agnese, è
allietata da molti figli e trascorre agiata e tranquilla.