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Il percorso è partito dall’analisi della situazione attuale (anno scolastico 2000/2001) nella nostra città, e , muovendo dalle conoscenze dei bambini, ha permesso di organizzarle e ampliarle in un quadro di civiltà mirato a costituire la base per tutte le successive comparazioni con altre civiltà, situate nel tempo e nello spazio. La conoscenza del quadro di civiltà locale è stata estesa, tramite il confronto con immagini di altri Paesi, a tutto il mondo occidentale (Europa, Americhe, Australia), permettendo così ai bambini di dare un carattere generale alle loro conoscenze.

L’attentato dell’11 settembre 2001 negli Stati Uniti, oltre a fornire strumento per un’analisi complessa delle immagini trasmesse dai mezzi di comunicazione, è stato spunto per la costruzione di un altro quadro di civiltà, quello del mondo islamico. La ricerca (che ha usato come mezzo predominante la rete Internet, vista la carenza di materiale scritto o iconico, utilizzabile dai bambini, sull’argomento) è partita da un luogo preciso, il Pakistan, cercando poi analogie, relative ai temi individuati, con altri Paesi, per permettere la generalizzazione delle conoscenze apprese ad altri luoghi.

Tra i due quadri di civiltà è stato operato un confronto, che, rilevando differenze e somiglianze, ha permesso ai bambini di problematizzare e porsi domande sulle cause di tali differenze (soprattutto i riti religiosi, il calendario, la non obbligarietà della scuola, il lavoro minorile, alcune abitudini alimentari…), domande che li hanno stimolati a continuare nella ricerca di informazioni per trovare una risposta alla loro curiosità.

La costruzione degli altri quadri di civiltà sviluppati fino a questo momento (Medioevo, Maya, Vikinghi, Greci, Egiziani, Romani, Aztechi, Cinesi) ha preso in esame popoli in specifici periodi del loro sviluppo (periodi scelti autonomamente dai bambini o condizionati, in un caso, dai testi usati), generalmente circoscritti a un paio di secoli. Fase finale di questo lavoro sarà il confronto tra le varie civiltà.

Al termine del lavoro su ogni quadro di civiltà i bambini hanno steso una mappa concettuale, riassuntiva delle conoscenze apprese, che è stata sistemata sulla linea del tempo che occupa una parete della nostra aula.

La costruzione dei primi quadri di civiltà (il presente occidentale e islamico, l’età dei castelli), svolta collettivamente, pur se con contributi di gruppi (ogni gruppo si è occupato della scrittura di testi e della selezione di immagini o disegni relativamente a uno dei temi individuati collettivamente), è servita per avviare il lavoro autonomo dei bambini. Quindi, tutti insieme, i bambini hanno lavorato alla stesura di un modello in base al quale costruire i successivi quadri.

Successivamente la classe si è divisa in gruppi, ognuno dei quali ha scelto una civiltà, con il compito di costruire, analizzando testi monografici e ricercando in essi informazioni e immagini relativi ad ogni tema, un cartellone che rappresentasse il loro lavoro e un “libretto” riassuntivo dei testi scritti da loro, delle immagini selezionate e descritte (fotografie di oggetti o luoghi, frutto di ritrovamenti o ancora visibili), dei loro disegni. Per questo motivo molte delle loro elaborazioni (sia scritti che disegni) sono svolte direttamente nel laboratorio multimediale, dove è possibile suddividersi i compiti (cosa che ogni gruppo è ormai in grado di gestire autonomamente): usare lo scanner, scrivere, colorare i disegni, elaborare mappe riassuntive dei percorsi, riprodurre linee del tempo e grafici. C’è anche la possibilità, per chi non ha ultimato il lavoro di ricerca, di rimanere intorno a uno dei tavoli presenti nel laboratorio per continuare la riflessione sui testi ed è quindi attuabile anche lavorare tutti insieme, pur se a argomenti diversi.