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1945
Anche
se la rievocazione del quartiere risulta fortemente idealizzata, il romanzo ci
dà uno spaccato significativo della vita degli strati popolari cittadini
nei primi decenni del ‘900.
La
gente del quartiere vive in uno spazio chiuso, separato dal resto della città,
tra abitudini tramandate da una generazione all’altra. Emergono quindi aspetti
tipici di una società ancora tradizionale: un forte senso di identità culturale
(di cui il quartiere diventa il simbolo visibile) e la coralità di ogni
avvenimento, anche privato.
Per
quanto riguarda il tenore di vita, il cibo è limitato e poco nutriente, le
abitazioni sono molto povere,”buie, umide e fredde d’inverno”scarsamente
arredate con oggetti miseri e logori (siamo ancora lontanissimi dal consumismo
degli anni ’60) .
I
passatempi dei giovani sono costituiti dagli incontri ai biliardi o ai caffè, dove si può ascoltare la radio,
qualche volta dal cinematografo.
Possiamo
anche rintracciare nel romanzo alcuni elementi negativi che possono essere
collegati al degrado ambientale e culturale, come la prostituzione, la presenza
di abitudini violente, la vicinanza, non solo spaziale, del carcere.