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MEMORIALE
(1962)
TEMI I
cardini sui quali ruota il romanzo sono il mondo del lavoro e l’alienazione
nella società neocapitalistica. Le
prime pagine enunciano le linee che saranno sviluppate nel corso della
narrazione successiva. a. Innanzitutto il tema dei “mali” di Albino.Sono i
mali fisici e le sofferenze dell’anima,maturati durante la prigionia:si sono
assopiti per qualche tempo, ma tornano a manifestarsi alcuni mesi dopo il
ritorno a casa del protagonista. b. Strettamente legato al tema della salute è quello
del lavoro: Albino si aspetta molto dal lavoro, per lui lavorare può
significare trovare un modo per combattere efficacemente le sue malattie e il
suo disagio.(pag.10).Ma a lungo
andare questa esperienza sarà per lui devastante: il mondo della fabbrica si
rivolterà contro di lui (pag.71), e
non farà che acuire i suoi mali, ed egli arriverà a rimpiangere la vita dei
campi (pag. 152) |
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Tempo La
storia si svolge tra il 1946 e il 1956, anni in cui l’ Italia attraversa il
periodo della “grande trasformazione” caratterizzato dal passaggio dall’
economia tradizionale, prevalentemente agricola, alla moderna società
industriale. |
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Trama Il
personaggio narrante, prigioniero in Germania nell’ultima fase della seconda
guerra mondiale, vittima in prigionia di tubercolosi polmonare e tormentato
fin dall’infanzia dalla inguaribile malattia della solitudine, quando viene
assunto da una grande fabbrica del Nord, si illude di poter cambiare vita e
finalmente guarire da tutti i suoi mali. Ma
l’ingresso al mondo del lavoro si rivela ben presto un guaio peggiore della
disoccupazione e da questo momento l’esistenza di Albino Saluggia si complica
diventando un nodo di inestricabile follia. Luoghi e Ambienti La
vicenda si svolge quasi sempre nel Canavese dove vive il protagonista,
Albino,mentre in altri momenti la scena si sposta nei Sanatori della Valle
d’Aosta e della Lombardia, in cui egli viene ospitato per curare i suoi
“mali”. L’ambiente
che prevale è quello della fabbrica:un edificio vasto,indifferente ed
immobile ai cui ritmi è legata la vita degli operai. In esso regnano
l’ordine, l’organizzazione, la pulizia e gli operai dannati sono tormentati
da crudeli demoni, ma correttamente diretti da un professionale caporeparto.
Eppure è proprio questa immagine di efficienza impersonale ed implacabile a
rendere la fabbrica un luogo diabolico. In esso il capitale, presentandosi
sotto le vesti della modernità, della razionalità, del rispetto dei diritti,
acquista un “volto umano”,che lo rende tanto più pericoloso in quanto lo pone
al di sopra delle critiche e lo circonda di un alone di
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PERSONAGGI Il personaggio principale
interno al quale ruota tutto il romanzo è Albino, legato palesemente ad una
mentalità tradizionale: dapprima cerca fortuna nella società industriale ma poi
si rifugia nei valori, prevalentemente di ispirazione cattolica e
conservatrice, in cui crede. La sua posizione sociale non è delle più
favorite, anzi gli altri personaggi hanno poca considerazione di lui e per lo
più si prendono gioco della sua buona fede (questo è successo anche in
guerra);il suo nemico più temuto è il dottor Tortora, medico della fabbrica
che insieme a Bompiero effettua visite periodiche agli operai. Albino pone nella figura
di Grosset, il suo primo capo reparto, estrema fiducia, quasi come nella
fabbrica, ma poi si sentirà “tradito” per il suo tentativo di indurlo ad
andare in sanatorio. Pinna, collega di Saluggia, chiacchierone e spavaldo,
inizialmente poco simpatico diventa un suo amico nell’avventura “al mare”. Un
altro personaggio che il protagonista ammira e teme è il suo nuovo capo
Manzino. FORME E PROCEDIMENTI NARRATIVI
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