CON OCCHI DI BAMBINA

 L’autrice, Liliana Treves Alcalay è nata a Bengasi da genitori italiani. Da molti anni si dedica alla ricerca e alla riscoperta canti tradizionali delle comunità ebraiche.

Il libro narra di una famiglia costretta a nascondersi dagli inseguimenti dei tedeschi. Chiedevano rifugio nei casolari in stanze buie e dove i tedeschi non potevano trovarli. La famiglia comprendeva zii, nonni, fratelli e sorelle; la sorella più piccola, Liliana, era molto incuriosita del fatto di nascondersi e di dover stare più zitti del solito.
La madre le spiegò che dovevano scappare dai tedeschi e le fece capire anche che non era un gioco, ma era proprio una cosa vera.
Finita la guerra la piccina poté finalmente ricominciare a giocare e divertirsi come una volta prima della guerra.

Questo libro di Liliana Treves racconta gli episodi della famiglia durante la seconda guerra mondiale. Tra il 1943 alla fine del 1945, dove finì decisivamente la guerra. I Treves non erano in paesi fissi, ma viaggiavano nascosti in treni, carri.....Viaggiavano dalla Svizzera alla Francia.
La storia è drammatica ed è dedicata alla madre Treves per ricordarsi delle pericolose vicende passate durante la guerra durata cinque anni.

Il racconto mi è piaciuto soprattutto dove la bambina faceva domande ridicole e quando prima della guerra faceva capricci. Nel libro è narrata la storia di un pomeriggio in cui la madre e i suoi figli, compresa la piccola Liliana, andarono a fare una fotografia di ricordo, ma Liliana non voleva farla se non in braccio a sua madre.