ALL'OMBRA DELLA MORTE

L'autore, Gordon J. Horwitz, specializzatosi alla Harvard University,insegna storia alla Illinois Westleyan University negli Stati Uniti.

Horwitz descrive tutta la vita dentro e circostante Mauthausen, che è un terribile campo di concentramento dove accadono cose spaventose di cui il popolo è testimone. Certi prigionieri però dopo un po’ di tempo vengono trasferiti in un Castello (Hartheim) dove vengono uccisi nella "camera a gas" o nei "forni crematori". Erano soprattutto ebrei o prigionieri moribondi ad essere spediti là. In questo racconto l'autore cita una infinità di nomi che credo siano stati inquisiti nelle varie inchieste ; c'è anche da dire, però, che Horwitz ha fatto un buon lavoro, grazie anche alla possibilità di accedere all'archivio del museo di Mauthausen di Vienna, e alle persone che hanno accettato l'intervista.

Uno dei partecipanti all'operazione camera a gas era disgustato da tutte quelle tragedie ma doveva tacere altrimenti gli altri membri del consiglio lo avrebbero ucciso.
Ma una nuova minaccia si faceva avanti: produzione di missili ( era stata una scoperta nuova). La produzione veniva svolta in segreto in una località dell'Alta Austria, a 73 km a sud est da Mauthausen , che venne poi chiamata Redl-Zipf . Facevano lavorare soprattutto gli internati .

Si parla di Melk dove passò Hitler, con l'auto per il "suo" lungo viaggio verso Vienna. Eppure la gente lo acclamava (1938) e lo amava (alla sua vista le donne piangevano), come qui amavano Mussolini. Poco tempo dopo però anche Melk diventò ostile a Hitler. Un primo febbraio accadde l'impossibile, 495 prigionieri russi evasero nascondendosi e dileguandosi nei paesi vicini a Mauthausen. Molti furono presi ma anche molti riuscirono a scappare.

In seguito , quando la Germania cominciò a ritirarsi e venne sempre più schiacciata dagli alleati, ci furono molti trasferimenti in un campo solo . I "campi satellite" di Mathausen si accentrarono in Mauthausen .Questi trasferimenti venivano chiamati le "marce della morte". Le guardie erano davvero delle bestie disumane tanto da uccidere tutti i deboli e anche i neonati.
La guerra ebbe fine e nella primavera del '45 dei civili entrarono nel mondo dei campi di concentramento; furono inorriditi dalla puzza di morte e dai parassiti che ancora avevano indosso i sopravvissuti. Anche un prete era sorpreso dai trattamenti subiti e che gli venivano raccontati dagli ex prigionieri . Capiva che essi avevano bisogno di scaricarsi raccontando a qualcuno disposto ad ascoltare le loro orribili esperienze.
Chi aveva subito maggiormente erano gli ebrei ; infatti ne furono sterminati 2.700.000 solo in Mauthausen e complessivamente 5.100.000 .

Il libro è stato scritto nel 1990 e pubblicato nel marzo del 1994.

La trama riguarda la seconda guerra mondiale; più precisamente dal 1938 al 1945 e si svolge nella Germania del Reich, più appropriatamente nel campo di Mauthausen ( lager) , uno dei più crudeli.

 L'autore scrive questo libro in modo descrittivo sottolineando tutti i particolari riservati al campo di concentramento in questione. Descrive: la vita all' interno, la vita all' esterno, le terribili cose che succedono e nei minimi dettagli i luoghi.

 La domanda alla quale vuol di rispondere l'autore è: com'è stato possibile che la popolazione circostante i vari campi di concentramento sia rimasta indifferente, con le mani in mano di fronte a questo sterminio? In questo modo ha chiuso gli occhi davanti ad una realtà crudele.
Molti prigionieri erano disposti a rivivere le sofferenze subite per informare il mondo su che vita conducevano nei campi.

Concludo col dire che questo libro, pur essendo molto bello, è anche, dal mio punto di vista, un po’ pesante; le parti che mi sono piaciute : il castello e le marce della morte. Infine una considerazione: il male non si manifesta solo col dolore fisico ma anche con il rifiuto della realtà.