LA PRINCIPESSA DELLE OMBRE

L’autrice è Cordelia Edvardson, nata nel 1920 a Monaco di Baviera. La trama racconta di una bambina, figlia di una mamma tedesca e padre ebreo. La bambina ha come unica colpa avere sangue ebreo. Fin dai primi anni capisce di essere diversa dagli altri bambini e anche quando fu introdotta la stella di David, lei l’accettò con sfida ed orgoglio .
Siccome lei era nata da una relazione con un ebreo, per cercare di coprire la figlia, la madre sposa un tedesco ma neanche questo riesce a salvare la figlia dai campi di concentramento. Nel campo la ragazza subisce umiliazioni, il suo fisico è minato dalla febbre e dalle pulci ma nonostante tutto sopravvisse. Ritornò a casa. In Svezia visse alcuni anni ripensando agli anni tragici del campo di Auschwitz, si sposò, ebbe dei figli.
Nel 1974 andò in Israele.

Il libro è stato scritto nel 1984 e l’autore si riferisce  al periodo dal ‘39 fin al ‘74.

Dove: Berlino, Siemenstat, dove viveva con la madre; campi di concentramento di Theresiemstadt e Auschwtz.

Genere: romanzo autobiografico, stile: non scorrevole, complicato.

E’ stato scritto per raccontare le esperienze vissute durante gli anni dello sterminio e per tentare di impedire nuove violenze sulle persone che avevano la sola colpa di appartenere ad una religione diversa. Ho trovato il libro un po’ difficile da capire. Secondo me, l’autrice, è carica di emozioni da pensare che tutti possono comprendere, ma chi non ha vissuto la sua tragedia non può comprendere a fondo il significato del libro. Avrebbe dovuto spiegare dettagliatamente le sue emozioni.