VOCI DELLA SHOAH

 Il libro è una raccolta di testimonianze di individui che hanno vissuto nei campi di sterminio tedeschi.

Nella prima parte del libro si trovano le testimonianze di tre persone : Goti Bauer, Liliana Segre e Nedo Fiano, che raccontano le loro esperienze di vita vissuta nei lager.

Nella seconda parte un altro ebreo di nome Oliver Lusting ci illustra un piccolo dizionario di parole e espressioni tedesche usate nei lager.

Fra la metà di maggio e l’inizio di giugno del 1992 furono organizzati degli incontri, dove questi tre ebrei hanno raccontato nelle scuole di Milano delle loro esperienze nei lager di Aushwitz - Birkenau per far capire ai giovani le crudeltà che sono riusciti a compiere i tedeschi e bisogna evitare che errori simili si ripetano.

Goti Bauer narra in poche pagine la sua storia.
Racconta che quando era stata proclamata a favore dello sterminio degli ebrei la sua famiglia e lei avevano cercato di proteggersi con documenti falsi ma, quando aveva diciannove anni, fu catturata con l’inganno con la sua famiglia e furono portati nei campi di sterminio.
Durante il viaggio nei carri di bestiame per arrivare a Birkenau furono trattati in modi a dir poco disumani.
Quando arrivarono gli uomini furono divisi dalle donne e ci fu la selezione che divideva i più forti dai più deboli che venivano mandati nelle camere a gas e successivamente nei forni crematori.
Ai sopravvissuti al posto del nome al quale non avevano più diritto fu tatuato un numero sul braccio, successivamente furono spogliati, lavati, rasati e furono loro distribuiti a casaccio gli indumenti.
Dopo sei mesi all’arrivo a Birkenau furono liberati dagli Americani.

Liliana Segre dopo la morte dei nonni che erano stati condotti con l’inganno ad Auschwitz ; suo padre e lei partirono quando aveva undici anni per la Svizzera ma durante il viaggio furono catturati e li portarono prima in una prigione e poi ad Auschwitz dove fu separata per sempre da suo padre.
Quando arrivarono i Russi, i Tedeschi fecero scoppiare il campo di sterminio e i prigionieri in buona condizione furono portati in altri campi più a nord.
Alla fine di aprile i Tedeschi fecero evacuare il campo ove si trovavano.
I Tedeschi fuggirono all’arrivo degli Americani e gli ebrei furono portati a casa.

Infine Nedo Fiano approfondisce l’argomento delle camere a gas e dei crematori.
Egli spiega come era brutto e disgustoso l’odore della carne bruciata e il fumo che si innalzava dal lager.

In fine Oliver Lusting nella seconda parte del libro illustra un "DIZIONARIO DEL LAGER".
In Questo dizionario ci sono molte parole come "haftling" che significa uomo privato di ogni diritto ma il cui unico futuro è arrivare nelle camere a gas e negli inceneritori.

Le storie sono ambientate tra il 38 e il 45 nel periodo in cui dominava Hitler e fu proclamata la legge sull’antisemitismo.
Queste storie sono per lo più ambientate in Germania più precisamente ad Auschwitz - Birkenau.

Goti, Liliana e Nedo raccontano queste esperienze per cercare di convincere i ragazzi a evitare che errori simili si ripetano.

Questo libro mi è piaciuto molto specialmente la storia di Nedo Fiano forse perché scrive in modo molto particolare la vita nel lager e mi ha fatto riflettere molto sulla guerra e su tutte le brutte cose che succedono e che sono successe nel mondo.