Cronologia sulla storia della scuola |
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la scuola nel regno di Sardegna |
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Fino alla metà del XVIII secolo | ||
L'insegnamento elementare e medio è legato alla precettistica privata, non ad una istituzione pubblica | MA | |
lentamente si va affermando un nuovo principio: l'educazione non è da affidarsi a un precettore; la formazione deve diventare un affare della comunità e dello stato | ||
Infatti | dalla seconda metà del Settecento l'illuminismo, la rivoluzione francese pensano ad ... | una scuola pubblica (anche a livello popolare) |
I liberali sostengono che il problema scolastico popolare è lotta politica ed economica, carta vincente per cambiare la società | dal concetto di citoyen: il popolo è parte attiva per il mantenimento di una nazione | |
Ma vincente sarà il surrogato di tale ideologia che sceglierà la classe moderata egemone. La scuola serve a formare un suddito attivo collaboratore per la nuova società (imprenditoriale e interclassista) | suddito collaboratore | |
Tuttavia | le classi popolari continuano principalmente ad essere assillate da problemi di sopravvivenza | |
In quest'ottica di statizzazione e centralizzazione della gestione della scuola: | ||
Settecento | Regno di Sardegna | |
1) |
Scuole popolari tenute dal parroco: si insegnano con il catechismo e le preghiere i primi elementi del leggere, scrivere e far di conto | "turba di sudici ragazzi" (delibera consiglio comunale di Carmagnola) |
2) |
Pubbliche scuole (1772): scuole elementari, corso d'abbecedario, appendice propedeutica ai più alti gradi di studio. Grammatica e sintassi latina (Cicerone, Cornelio, Fedro, Virgilio, Della Casa); trascurate storia, aritmetica, italiano | ma scarsa considerazione e scarsi finanziamenti |
3) |
1772 Regie Costituzioni e Regolamenti per l'Università di Torino, ma il corpo docente è costituito in gran parte da religiosi (concordato 1727). Il magistrato della riforma usa metodi polizieschi e contro la libertà di insegnamento | a difesa della Corona e della religione |
Periodo napoleonico | Napoleone, governo occupazione francese | |
riforma scolastica | ordini primario e secondario a carico dei comuni | maestri nominati dai comuni assunti per concorso |
licei e scuole speciali a carico dello stato | borse di studio per giovani meritevoli | |
didattica: il metodo "normale" di Soave | ||
1812: istruzione primaria obbligatoria e gratuita | MA | |
non vi furono sensibili miglioramenti |
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Dopo la restaurazione | Stato sabaudo | |
All'inizio si torna al 1772 e agli ordini religiosi | ||
1822 | Regie Patenti di Carlo Felice | |
Scuola elementare non basata sul latino: lettura, scrittura, aritmetica, catechismo. Scuole comunali di due anni, sei ore al giorno con il metodo "normale" | ||
Maestri nominati e pagati dal comune con certificato rilasciato dal vescovo | spesso propositi disattesi per la povertà dei municipi | |
La religione cattolica pervade ogni aspetto della scuola (orazioni, catechismo) | l'intenzione era quella di fabbricare sudditi fedeli e obbedienti alla Chiesa e allo Stato | |
dal 1831 al 1848 | Carlo Alberto | |
Molti fermenti: nascono gli asili, si stampano riviste educative, si istituisce una scuola di preparazione per i maestri (1844) | ||
Istruzioni ai maestri del 1840, scuola pedagogica di Vincenzo Troya: attenzione agli alunni culturalmente più svantaggiati | eredità per il Regolamento del 1853 del Cibrario e poi per Buoncompagni e Casati | |
MA |
continuano grandi carenze: i tre quinti della popolazione è analfabeta | |
1848 | Buoncompagni | |
Si crea il Ministero della Pubblica Istruzione, sotto il sistema dello stato la pubblica istruzione | ||
Elementari (2 inferiori, 2 superiori) | ||
Secondaria (3: grammatica; 2: retorica e lingue antiche; 2: filosofia) | ||
Università; scuole tecniche | ||
lo stato sabaudo sa colmare il vuoto della scuola primaria, creandone una che è frutto di maggiore consapevolezza politica del suo ruolo (controllo dello stato e non iniziativa privata) | anche se è un sistema centralistico che ben presto rivela problemi di burocratizzazione | |
POI |
si arriverà alla Casati, punto di riferimento per la classe liberale che guiderà il nuovo regno | |
In conclusione | Lo stato sabaudo è un piccolo stato di frontiera, ma fin dal 1848 si attrezza per il grande balzo espansionistico | |
MA |
rivela le ambiguità e le contraddizioni della classe liberale: il popolo è una classe subalterna cui non si vuol dare una solida istruzione di base, ma solo una infarinatura dei primi rudimenti culturali, per formare sudditi fedeli al re a alla patria | il surrogato del citoyen |
E |
a questo scopo ben si allea il sentimento religioso, inculcato nelle scuole secondo la forma tramandata dalla Chiesa. | nonostante i contrasti |