La
notte seguente ,sempre attraverso i pomelli della parete, il
Fantasma si intrufolò in casa e, passando attraverso i muri di
varie stanze , arrivò a quella del sig. Otis che stava dormendo.
Piano,
piano lo prese e lo portò in giardino ; lo mise in una gabbia e lo
tenne chiuso per una settimana poi, lo liberò.
Il
signor Otis, nel frattempo, si pentì della frase detta al Fantasma
“Caro signore devo insistere che lei olii queste catene…”e
quando osò, si scusò
sinceramente. I due rimasero amici e trascorsero insieme giorni
sereni.