1947
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nel 1947, “Cronache di poveri amanti” rappresenta la vita quotidiana del popolo
fiorentino negli anni 1925-’26.
In via del Corno, centro di un quartiere popolare intorno a Santa Croce, vivono uomini e donne le cui vite sono intrecciate da vicende comuni – amori, vendette, pettegolezzi, segreti – che ad un certo punto si intersecano con i “grandi” eventi della storia – affermazione del fascismo, violenza, repressione. Il romanzo, rimandando esplicitamente nel titolo al genere della “cronaca”, concentra programmaticamente l’attenzione sulla narrazione di eventi minori in uno stile in cui prevale l’oggettività.