1958
I “Racconti” appartengono al filone “realistico” della
narrativa di Calvino. In particolare, questo racconto rappresenta il mondo delle
grandi industrie, dove si sfruttava intensivamente il lavoro operaio e si
attuavano forme di controllo poliziesco sui dipendenti.
Nel mondo della fabbrica l'autore inserisce un elemento estraneo, un animale campagnolo, la gallina, la cui innocua presenza viene interpretata come parte di un diabolico piano per la trasmissione di sovversivi messaggi sindacali.