Le premesse del fallimento finale furono create dalle difficoltà incontrate
nella conquista (1808) della Spagna, dal fallimento dell'alleanza con lo zar e
la conseguente invasione (1812) della Russia, conclusasi disastrosamente. La VI
coalizione, che ne era conseguita (1813), inflisse a Napoleone una dura
sconfitta a Lipsia, provocò l'invasione della Francia e lo obbligò ad abdicare
(1814). Ottenuta la sovranità dell'isola d'Elba, di qui si allontanò (1815)
per rientrare in Francia e riprendere il potere. Ebbe così inizio l'avventura
dei Cento Giorni. Battuto da Inglesi e Prussiani a Waterloo (1815), Napoleone fu
costretto di nuovo ad abdicare, per consegnarsi agli Inglesi, che lo
trasportarono nell'isola di Sant'Elena, ove fu sottoposto a un severo regime di
sorveglianza quale prigioniero di guerra.
Morì il 5 maggio 1821. I suoi resti furono trasportati a Parigi nel
1840.