bibliolab

chi siamo attività e news la biblioteca laboratorio di lettura


mappa del sito

giochi multimedia e web laboratorio di storia laboratorio accadueo
 
LABORATORIO DI STORIA > percorsi didattici 
 
fare storia in Laboratorio
gli interventi degli esperti
i percorsi didattici
materiali didattici
Bibliolab:
la caccia al tesoro
le sitografie
Forum docenti
Forum studenti

Una “grande sintesi” di storia romana  
di Gianni Bergamaschi

La seconda possibilità che la Mappa offre si colloca nella direzione di un insegnamento della storia per temi e/o problemi. L’individuazione ed esplicita definizione di uno qualsiasi di essi è resa particolarmente agevole e sistematica da un congruo e articolato attraversamento orizzontale delle quattro colonne. 

Come affrontare “sinteticamente” la storia romana dalle prime comunità latine del 1000 a.C. alla massima espansione dell’impero sotto Traiano (98-117 d.C.), e da lì fino alla sua disgregazione ?  

Al Contenitore A, Relazioni, corrispondono alcuni Contenitori B che possono aiutarci: 

Aree di influenza       Imperialismo   

    Conflitto/cooperazione       Guerra/pace. 

Il concetto di  ESPANSIONISMO  (Zingarelli: “Tendenza a espandersi, ad allargare i propri confini, la propria sfera di influenza economica e simili, specialmente mediante la conquista di nuovi territori o di nuovi mercati) potrebbe andar bene per riassumerli con semplicità (non bisogna mai dimenticare che i nostri interlocutori di prima media sono dei ragazzini di 11 anni).

Dopodiché, ponendo domande del tipo Quando?, Chi?, Dove?, Come?, Perché?, ecc., si potranno affrontare tutte le principali tappe della storia romana, “magnetizzate” con estrema naturalezza dal nostro “tema”, chiave di attraversamento atta ad unificare e organizzare il molteplice, strumento “abile” (upaya), utile espediente metodologico/epistemologico grazie al quale, nella mente del giovane studente (ma forse anche in quella di certi insegnanti), il caos potrà essere ricondotto al cosmo, e la storia dei dati dispersi recupererà un qualche “senso” attendibile, ovvero una leggibilità/accessibilità di natura didattica e operativo-cognitiva:  

dai primi villaggi ai re, alla repubblica, alla conquista della penisola italica e poi del Mediterraneo (guerre contro Cartagine), alle guerre civili, a Cesare e le Gallie, a Ottaviano, a Traiano, al Vallo Adriano, alla crisi del III secolo, ecc. 

Quel che conta è che il filo rosso scelto come passe-partout di “apertura” dei vari “capitoli ” non venga mai perso di vista, dal momento che proprio a questo sarà di volta in volta possibile agganciare degli ulteriori sotto-temi per nulla secondari dal punto di vista formativo.

Tra essi, i seguenti:  

-         tecnologia, opere pubbliche, infrastrutturazione del territorio conquistato (strade, ponti, strutture difensive, acquedotti, edilizia militare e civile, ecc.);

-         arte e tecnologia della guerra;

-         città federate, municipi e colonie;

-         problemi demografici à movimento migratorio verso le regioni conquistate;

-         propagazione della cultura latina à lingue neolatine;

-         eccessiva espansione à problemi di controllo e difesa à declino dell’impero.    

 
 

  

LABORATORIO DI STORIA > percorsi didattici