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Una
“grande sintesi” di storia romana La seconda possibilità
che la Mappa offre si colloca nella direzione di un
insegnamento della storia per temi e/o problemi. L’individuazione ed esplicita definizione di uno
qualsiasi di essi è resa particolarmente agevole e sistematica da un
congruo e articolato attraversamento orizzontale delle quattro colonne. Come
affrontare “sinteticamente” la
storia romana dalle prime comunità latine del 1000 a.C. alla massima
espansione dell’impero sotto Traiano (98-117 d.C.), e da lì fino alla
sua disgregazione ? Al Contenitore A, Relazioni, corrispondono alcuni Contenitori B che possono aiutarci: Aree di influenza Imperialismo Conflitto/cooperazione
Guerra/pace. Il
concetto di ESPANSIONISMO (Zingarelli:
“Tendenza a espandersi, ad allargare i propri confini,
la propria sfera di influenza economica e simili,
specialmente mediante la conquista di nuovi territori o di
nuovi mercati”) potrebbe andar bene per riassumerli con
semplicità (non bisogna mai dimenticare che i nostri interlocutori di
prima media sono dei ragazzini di 11 anni). Dopodiché,
ponendo domande del tipo Quando?,
Chi?, Dove?, Come?, Perché?,
ecc., si potranno affrontare tutte le principali tappe della storia
romana, “magnetizzate” con estrema naturalezza dal nostro “tema”, chiave
di attraversamento atta ad unificare e organizzare il molteplice,
strumento “abile” (upaya), utile espediente
metodologico/epistemologico grazie al quale, nella mente del giovane
studente (ma forse anche in quella di certi insegnanti), il caos
potrà essere ricondotto al cosmo, e la storia dei dati dispersi
recupererà un qualche “senso” attendibile, ovvero una leggibilità/accessibilità
di natura didattica e operativo-cognitiva: dai primi villaggi ai
re, alla repubblica, alla conquista della penisola italica e poi del
Mediterraneo (guerre contro Cartagine), alle guerre civili, a Cesare e le
Gallie, a Ottaviano, a Traiano, al Vallo Adriano, alla crisi del III
secolo, ecc. Quel
che conta è che il filo rosso
scelto come passe-partout di “apertura” dei vari “capitoli ” non
venga mai perso di vista, dal momento che proprio a questo sarà di
volta in volta possibile agganciare degli ulteriori sotto-temi per
nulla secondari dal punto di vista formativo. Tra
essi, i seguenti: -
tecnologia, opere pubbliche, infrastrutturazione del territorio
conquistato (strade, ponti, strutture difensive, acquedotti, edilizia
militare e civile, ecc.); -
arte e tecnologia della guerra; -
città federate, municipi e colonie; -
problemi demografici à
movimento migratorio verso le regioni conquistate; -
propagazione della cultura latina à
lingue neolatine; -
eccessiva espansione à
problemi di controllo e difesa à
declino dell’impero.
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