A
tarda sera, da QUOTA 1506, si videro le colonne dei nostri
prigionieri, attraversare la CONCA di VEZZENA, fra poche file di
austriaci crudeli, entrare a COSTA ALTA, e perdersi al di là, a
MATHAUSEN…
Nella
notte dal 19 al 20, intanto i nostri sgombravano CIMA NORRE, presa
alle spalle in VAL TORRA, la linea di MALGHE FRATELLE e lasciarono
la VAL MORTA: la 3^ Compagnia, già provata al muretto occupava la
linea Block-house 3 al 4, dove doveva soffrire ben altre
perdite.
Il
20, alle 4 del mattino, incominciò il furioso bombardamento: gli
austriaci ripresero i loro attacchi veementi e secondati
magnificamente dalla loro potentissima artiglieria (i grossi
calibri austriaci tiravano 100 m. dietro le nostre linee, i medi
ed i piccoli direttamente in trincea, mentre essi assaltavano i
reticolati!!) poterono prendere piede alla QUOTA 1506: la 5^
Compagnia che era colà respinse alla baionetta per ben tre volte
i nemici, facendone un vero massacro, ma il numero prevalse sul
valore.
A
QUOTA 1528 un 420 scoppiando in trincea fa balzare a 10 m.
d’altezza un soldato della 5^, che cade illeso, ma pazzo: tutto
intorno, lungo la linea dei block-house, le piante erano tutte
sfrondate come da un ciclione: ai resti di esse erano appiccicate,
dalla violenza delle esplosioni resti di cadaveri, brandelli di
carne umana ancora sanguigni, stracci di abiti, di camici e tratti
di reticolati, in una orribile confusione. La violenza del
bombardamento raggiunse in questo giorno qualche cosa di favoloso:
io ero in trincea con Tempesta e Marcelli; questi con la sua calma
ed indifferenza era veramente ammirevole: la 4^ fu anche fortunata
ché, all’estrema sinistra, VAL SINCELLA, gli austriaci non
avevano attaccato. Fu in questo giorno che feci pattuglia fino
alla cucine di VAL MORTA, e per la quale…
In
questo stesso giorno gli austriaci occupano il block-house 1 e 2,
la 5^ Compagnia viene addirittura presa di mezzo: collegata da due
parti coi nemici, fa sforzi terribili per liberarsi: un plotone di
48 uomini mandato per rinforzarla giunge sul posto con solo 12
illesi: il telefonista BORRA, mandato nella notte a portare un
ordine, trova i camminamenti ostruiti dalla truppa che crede
addormentata: ai suoi avvertimenti nessuno più risponde: sono
morti tutti; pochissimi riuscirono a salvarsi quando venne
l’ordine di ripiegare. Anche stavolta la notte passò calma, e
si poté riposare un po’.
Il
21 alle 3 ricomincia il bombardamento e l’attacco: stavolta gli
austriaci riescono ad occupare subito i block-house 3 e 4 ed alle
7 puntano già su CAMPO ROSA’. La 3^ Compagnia resiste sempre,
ma è decimata, ed ora siamo noi ad esser presi. |