Il cinema nella scuola
La scuola nel cinema
Grazia Bologna

  Il cinema nella scuola

La storia dell’ultimo secolo è documentata in larga misura dai nuovi media, tra cui il cinema, che hanno elaborato linguaggi e modalità di trasmissione nuovi ed autonomi, che impongono allo storico nuovi problemi. Se teniamo conto dell’importanza che la comunicazione audiovisiva ha assunto tra i giovani, ci rendiamo conto della necessità di confrontarci, sul piano didattico, con i nuovi media, imparando a utilizzarli, e a farli utilizzare correttamente come documenti storici, ponendo loro le domande giuste al fine acquisire informazioni significative, anche attraverso l’indagine sui messaggi inconsapevoli, al di là delle intenzione comunicative volontarie degli emittenti. Il cinema è da considerarsi comunque come fonte di secondo livello, che è necessario sempre  confrontare con le fonti primarie ( in questo caso le fonti d’archivio). Un metodo valido di utilizzo della fonte filmica può consistere nella selezione di “frammenti”  opportunamente decontestualizzati, in modo da sviare l’attenzione dalla fascinazione dell’intreccio, e accostati tra loro, per facilitare gli opportuni confronti, in antologie  che consentono la realizzazione di percorsi tematici. 

 La scuola nel cinema

In un contesto didattico può essere particolarmente utile, anche suo piano educativo, confrontare l’immagine della scuola che gli alunni percepiscono attraverso la propria esperienza diretta e attraverso la ricostruzione storica attuata sulla base di fonti primarie ( gli archivi) con l’immagine che della scuola viene loro rimandata dalla produzione cinematografica.  
La filmografia che viene qui proposta è limitata ai film più significativi in cui il contesto scolastico svolge un ruolo centrale o comunque rilevante e ci testimonia come l’interesse del cinema per la scuola sia molto antico  preceda comunque l’interesse della scuola per il cinema. Tale interesse può essere dovuto alla possibile assimilazione dell’aula scolastica ad un set cinematografico dove alunni e insegnanti “recitano” le proprie parti.  
La scuola del cinema appare così, fino agli anni Cinquanta come “autoritaria e oppressiva”; successivamente diventa “fatiscente e nevrotica”; gli insegnanti “buoni” agiscono per lo più da soli, impegnati in una lotta vincente con gli alunni e in una lotta perdente con le autorità. Il momento di svolta in questa rappresentazione della scuola può essere individuato alla fine degli anni Sessanta, in coincidenza non tanto casuale con la storia della scuola. La tradizionale rappresentazione di un organismo autorevole e/o autoritario è messa in discussione nella realtà e anche nel cinema e le rappresentazioni successive si fanno più articolate e complesse.  

Ipotesi di percorso

I percorsi che è possibile realizzare antologizzando frammenti ricavati di film proposti sono numerosi. A titolo di esempio si possono citare: 

a) gli alunni (come vivono la scuola e i rapporti con le sue varie componenti) 

b)le strutture fisiche (da quelle solide e severe della scuola-caserma  alla scuola moderna e dotata di attrezzature alle scuole fatiscenti e “sgarrupate”)

c) le autorità scolastiche (vista per lo più in modo negativo). 

Il percorso che ho scelto per la realizzazione di un video antologico esemplificativo riguarda le diverse modalità di rappresentazione della figura dell’insegnante,da confrontare,nella loro funzione di rispecchiamento o di deformazione, con la realtà che effettivamente viviamo Mantenendo la metafora della scuola come  set possiamo individuare diversi ruoli che vi recita l’insegnante-attore. Da “eroe”in lotta per il bene  o “cattivo”, nemico dei propri allievi,o autoritaria incarnazione del potere,  il professore degli ultimi  trent’anni di scuola di massa nel cinema si trova rappresentato, in chiave spesso caricaturale, in situazioni di disagio o frustrazione .