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Laurana
Lajolo, Gli archivi
scolastici:
una
“miniera work in progress” per la ricerca didattica
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GLI ARCHIVI SCOLASTICI COME FONTE PER LA STORIA Gli
archivi scolastici sono stati recentemente “scoperti” dagli insegnanti
e dagli studenti come fonti di storia soprattutto in relazione a ricerche
sull’applicazione delle Leggi razziali (1938) nella scuola con
l’estromissione di docenti e studenti ebrei e per scrivere la storia del
proprio Istituto. La valorizzazione, ad esempio, della tradizione della
singola scuola significa far emergere il senso di appartenenza dei soggetti
della scuola e la memoria collettiva della scuola collegata a quella
scuola. Inoltre,
gli archivi scolastici possono essere interrogati più volte, in tempi
successivi e secondo direttrici diverse di ricerca, come un “cantiere”
di ricerca storica e didattica. Sono,
infatti, rintracciabili in essi elementi per lo studio della storia della
comunità sociale, intrecciata alla storia nazionale, confrontando la
cronologia della scuola con la cronologia generale e annotando coincidenze
e discrasie. E’, infatti,
indispensabile, accanto alla contestualizzazione e alla periodizzazione
generale, costruire una cronologia delle riforme scolastiche e una
cronologia specifica del proprio Istituto, così da avere alcuni parametri
saldi di inquadramento del lavoro di ricerca didattica. Gli
archivi conservano, dunque, materiali molto interessanti non solo per gli
storici e i pedagogisti che si occupano di storia della scuola, ma anche
per l’insegnante ricercatore, che vuole occuparsi di storia
dell’istruzione e di politica scolastica e anche delle biografie
professionali del personale docente e dei percorsi formativi degli
studenti, nonché di temi di storia locale e nazionale. Per
utilizzare gli archivi scolastici come fonti per la ricerca storica e
didattica va applicata una metodologia multidisciplinare, poiché diventa
necessario mettere in relazione diversi ambiti disciplinari con i contesti
generali di riferimento, poiché la storia dell’istruzione viene ad
intrecciarsi con la storia sociale e con quella del territorio, in cui la
scuola funziona. L’archivio
di una scuola può quindi essere considerato una fonte primaria di storia
ed essere utilizzato nell’ambito di una strategia formativa della
conoscenza dei ragazzi attraverso la valorizzazione del documento nel
lavoro didattico, in un momento in cui nel dibattito storiografico prevale
il richiamo alla revisione interpretativa della storia contemporanea
piuttosto che allo studio critico della documentazione. E’,
dunque, importante, dal punto di vista conoscitivo e metodologico dello
studio della storia, richiamare l’attenzione degli studenti al documento
e fornire loro gli strumenti necessari per l’utilizzo e la
contestualizzazione storica. In tal modo gli studenti hanno la possibilità
non soltanto di ripetere il discorso interpretativo che viene trasmesso, ma
di acquisire e sperimentare le procedure di ricostruzione della storia,
partendo dal documento. |
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