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4. FARE STORIA
In ordine al fare storia nella scuola di tutti,
è necessario puntare coraggiosamente su un approccio che integri le
diverse dimensioni (disciplinari e metodologiche) e innovi le attuali pratiche
di memorizzazione, puntando a sviluppare competenze generali di inquadramento
e ricostruzione dei fatti storici, ma anche a promuovere capacità
di lettura dei segni che variamente caratterizzano il paesaggio rurale e
urbano del nostro paese.
L'insegnamento della storia darà il giusto
spazio alle culture europee ed extraeuropee, per consentire lo sviluppo di
un'identità culturale radicata nella storia del proprio popolo, ma
valorizzando adeguatamente i legami tra i popoli e le culture, così
come le loro specificità.
Vanno considerate parte integrante della storia,
come ambito culturale e metodologico, anche le grandi trasformazioni che
riguardano la storia delle idee, delle mentalità, dei saperi, del
vivere quotidiano, delle arti nell'accezione più ampia.
Ne scaturisce un profondo ripensamento dell'impianto
della formazione storica, che investa le periodizzazioni e tenga conto del
fatto che ci sono tanti tempi quante sono le logiche dei fenomeni che si
esaminano.
Gli attuali strumenti di studio vanno dunque
adeguatamente integrati, ad esempio, con l'impiego di repertori di dati,
immagini, ricostruzioni visuali.
Per quanto riguarda la storia recente, va tenuto
presente che il Novecento non si caratterizza solo per un insieme notevolmente
complesso di avvenimenti ma anche per l'affermarsi di ottiche, teorie, linguaggi
assai diversi da quelli tradizionalmente adottati dalla scuola. Il periodo
successivo alla seconda guerra mondiale, in particolare, dal momento che
ben si presta a far cogliere ai ragazzi le dinamiche del cambiamento culturale,
politico ed economico, e le regole della convivenza sociale, potrebbe essere
collegato non solo alla storia e all'educazione civica, ma presentato come
un approccio multidisciplinare (quindi anche letterario, artistico...) teso
a farne cogliere i legami con il passato e con lattualità, dunque
come un blocco tematico e non come un oggetto specifico dell'analisi
storica.
Nell'ambito dello studio dello sviluppo delle
società umane, uno spazio rilevante deve essere dato alle scienze
sociali, finalizzate a dare a tutti l'attrezzatura mentale per comprendere
i meccanismi di fondo dell'agire individuale e collettivo (a titolo d'esempio,
gli indicatori economico-finanziari, le problematiche ambientali, i movimenti
migratori, i sistemi politici ed elettorali, le problematiche ambientali,
il formarsi della personalità, il funzionamento dei gruppi, eccetera).
Non si tratta di un insegnamento separato di nuove o vecchie discipline,
ma di un approccio integrato per blocchi tematici, che può introdurre
ad approfondimenti specialistici successivi. Un tale insegnamento si
costruirà intorno ad alcuni nessi essenziali: società e ambiente,
società e sistemi di produzione, società e forme di governo,
cultura e comunicazione, etc.
In questo contesto viene rivitalizzata l'educazione
civica, che può essere finalizzata, attraverso l'esercizio della
discussione democratica e il dibattito di temi socialmente rilevanti, alla
formazione di una cittadinanza critica e
responsabile.
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Ministero della
pubblica istruzione
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