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FANTASCIENZA:
i caratteri del genere
Gli
scenari
La fantascienza è un genere letterario, ciò vuol dire che ci sono
caratteristiche comuni, nel contenuto soprattutto, che permettono di
distinguere questi racconti dagli altri.
La più ovvia è il fatto che questi racconti siano generalmente
ambientati nel futuro oppure
ipotizzino eventi che che potrebbero accadere anche domani o in
questo momento ma che presuppongono uno sviluppo legato all'uso
della tecnologia, che a sua volta dipende dal progresso
scientifico oppure riguardano l'esistenza di altri esseri pensanti
nell'universo
Quindi sono elementi caratterizzanti del genere:
1) l'ambientazione nel futuro;
2) eventi che riguardano l'uso delle macchine o le scoperte
scientifiche;
3) la presenza di alieni.
I temi
Se analizziamo un po' più in
profondità i contenuti, possiamo trovare, per ognuno di questi
elementi, altri temi ricorrenti.
1) Per quanto riguarda il futuro:
- ci sono storie che parlano di come
sarà la vita nei prossimi secoli senza presupporre che cambierà di
molto rispetto a quella che facciamo adesso, ma immaginando quali
potrebbero essere le conseguenze estreme di comportamenti che già
oggi emergono nel nostro modo di pensare.
- altre, invece, partono dall'ipotesi che il mondo futuro possa
essere stravolto da una guerra nucleare o da qualche altro evento
catastrofico e ne disegnano gli effetti drammatici per l'umanità
- altre ancora infine (ma sono molto rare) descrivono il futuro come
migliore del presente, immaginando un mondo perfetto nel quale siano
superati i problemi e le contraddizioni che caratterizzano la nostra
epoca.
2) Se analizziamo i racconti che riguardano l'uso delle
tecnologie, scopriamo che:
- molti si riferiscono alle possibili applicazioni dell'informatica
- altri all'invenzione di nuovi congegni, come la macchina del tempo
o il viaggio a velocità superiore a quella della luce, che
modificano le possibilità dell’uomo
3) Anche le storie che riguardano mondi o personaggi alieni possono
dividersi in due sottogruppi:
- ci sono storie ambientate su altri
pianeti, ma con protagonisti umani
- ci sono invece storie con protagonisti
extraterrestri
Le ragioni del successo
Tutti i racconti sono comunque unificati da un dato dominante: si
tratta di storie fantastiche e spesso anche poco verosimili. Allora
hanno successo?
Gli studiosi di letteratura dicono che le ragioni principali sono le
seguenti:
- innanzitutto (e questo vale per qualsiasi tipo di narrazione)
perché abbiamo bisogno di alimentare la
nostra fantasia: i libri, la televisione, il cinema non
fanno altro che proporci racconti, fatti, situazioni più o meno
realistici, per soddisfare il nostro desiderio di vivere altre vite,
di conoscere e sentire le sensazioni, le emozioni, i pensieri, i
problemi e le passioni di altre persone, per confrontarci con realtà
diverse o simili alla nostra, ma anche per sognare, piangere,
ridere, costruire la nostra personalità;
- poi, per quanto riguarda la fantascienza, perché abbiamo bisogno
di immaginare il nostro futuro o
per sperare che esso ci riservi sorprese piacevoli o per vivere in
anticipo (e quindi in qualche modo razionalizzare, trovandole
scritte da un altro) le nostre paure rispetto a un peggioramento
delle condizioni di vita sul pianeta.
Il patto narrativo
Perché la lettura di un racconto di
fantascienza sia piacevole, però, e risponda a queste nostre
esigenze, è necessario che si crei un preciso rapporto tra noi e
l'autore della storia che leggiamo:
- noi, da parte nostra, dobbiamo impegnarci a
credere possibili gli eventi che l'autore ci propone,
anche se parla di altri mondi o di robot oggi impossibili da
costruire o dei più strani extraterrestri immaginabili;
- lo scrittore, invece, anche se descrive una realtà completamente
diversa da quella che conosciamo, deve lavorare perché i fatti, le
situazioni, le azioni del suo racconto abbiano sempre una spiegazione
coerente e scientificamente accettabile. Insomma uno
scrittore di fantascienza ci può anche raccontare che gli asini
volano, ma ci deve dare di questo fatto una spiegazione razionale e
convincente. Ma il rapporto tra autore e lettore va anche oltre
questo patto iniziale e coinvolge altri elementi che caratterizzano
la qualità di un racconto.
In particolare questi elementi sono: l'intenzione comunicativa e le
tecniche narrative.
Intenzioni
comunicative
I racconti infatti ci piacciono non
solo perché ci parlano di cose interessanti ma anche perché ci
trasmettono, attraverso la storia, un
messaggio che può servirci anche per la nostra vita,
anche per il nostro presente.
Se analizziamo i racconti di questo genere, troveremo che si
riferiscono a un numero limitato di temi sui quali richiamano la
nostra attenzione.
Proviamo a elencare i più ricorrenti:
- i danni derivanti da un abuso della tecnologia
- i pericoli di una guerra atomica
- il razzismo, o comunque il rifiuto per il diverso o per il più
debole
- i problemi ecologici
- la presunzione dell'uomo di poter controllare la natura
- la sovrappopolazione e la conseguente scarsità di beni primari
(cibo, acqua ecc)
- la lotta per il potere (dittature mondiali, rivoluzioni ecc)
- le epidemie
Spesso, come dimostra l'elenco precedente, queste storie trattano di
problemi importanti che riguardano la nostra vita attuale e le sue
prospettive per il futuro: rispetto a questi temi, gli autori di
fantascienza ci spiegano il loro punto di vista e cercano di farci
riflettere e di orientare i nostri comportamenti. Ma perché questi
messaggi ci giungano con efficacia è molto importante il modo di
presentarli, il modo di raccontare, cioè le tecniche narrative
utilizzate.
Tecniche narrative
Anche da questo punto di vista ci sono delle modalità ricorrenti.
Proviamo a elencarle:
- Alcuni racconti partono da condizioni di vita che apparentemente
sono simili a quelle attuali per poi farci scoprire, gradualmente,
la diversità e spesso la problematicità tra il nostro modo di vivere
e quello che essi descrivono. Questa tecnica serve a mettere in
maggior risalto il valore delle differenze che il lettore scopre nel
corso della lettura o nello scioglimento finale.
- Alcuni racconti giocano a confonderci le idee per creare una
sorpresa finale e rafforzare così il significato del loro messaggio.
- Spesso i racconti alterano l'ordine espositivo dei fatti: non
cominciano cioè con l'evento più lontano in ordine di tempo per
procedere poi con una narrazione lineare, ma iniziano da un momento
centrale e poi richiamano gli eventi precedenti o li lasciano alla
deduzione da parte del lettore. In questo modo chi legge è costretto
a ragionare e il significato del racconto gli resta maggiormente
impresso.
Aggiungiamo infine alcune caratteristiche del genere
- Il significato del racconto non è mai dichiarato apertamente nella
conclusione, ma è lasciato alla riflessione del lettore che deve
interpretare il testo per coglierne il messaggio ed è perciò
protagonista del giudizio, positivo o negativo, sui fatti che gli
vengono narrati.
- La maggior parte dei racconti è costruita in modo che siano
soprattutto i fatti ad avere importanza: personaggi (presentazione
accurata, caratterizzazione ecc.) e luoghi (lunghe e dettagliate
descrizioni) non hanno grande spazio nella narrazione se non per
fornire informazioni importanti per comprendere gli sviluppi della
storia e il suo significato.
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