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Esercizio
di scrittura
A me
non piacciono i bambini. E voi fareste altrettanto se vi
trovaste nei miei panni, che sono di taglia 50,
confezionati dalla sartoria della prigione.
Fino al momento del lavoro di South Side, potevo
accettare i bambini o lasciarli per i fatti loro.
D'altro canto, non è che piangessi perché non ne avevo,
soprattutto dal momento che non sono sposato.
Comunque, i bambini erano l'ultima cosa a cui stavo
pensando quando, quella sera, alla Taverna Tasso mi si
avvicinò il tenente Randall. Ero seduto al bar accanto a
una ragazza di nome Sally Ann. |
Eccoti l’inizio di un
racconto giallo. Il narratore, in prima
persona, è evidentemente il criminale di turno e l’altro
protagonista, come quasi sempre succede in questo tipo di racconti,
è l’investigatore.
Ti chiediamo di inventare un racconto che ruoti intorno a questi due
personaggi e a uno o più bambini che, evidentemente, a detta del
narratore, c’entrano qualcosa con la storia che sta per narrare.
Nota bene che il racconto è sviluppato a
posteriori, cioè dopo la conclusione della vicende che,
evidentemente, è finita con la reclusione del narratore.
Tieni anche conto del fatto che l’autore cerca di distanziarci da
qualsiasi adesione al punto di vista del criminale proprio con la
forza della sua affermazione iniziale: uno che odia i bambini non
può che avere torto, per lo meno per il senso comune di un normale
lettore.
Per continuare questa storia dovrai quindi porti una serie di
problemi:
1. continuare a dare caratterizzazioni poco simpatiche al narratore
2. decidere come caratterizzare, invece il poliziotto
3. stabilire di quale/i delitto/i si è macchiato il criminale
4. spiegare perché odia i bambini e che nesso c’è tra essi e i suoi
delitti
5. ricostruire le fasi dell’indagine del poliziotto
Puoi lavorare da solo o metterti in gruppo
con i compagni che hanno operato le stesse tue scelte per continuare
il racconto.
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