Riferimenti teorici

Di fatto, mentre molto si è scritto e sperimentato per l’applicazione di piattaforme per la formazione a distanza in ambito aziendale, universitario o nella formazione degli insegnanti, poco ancora è stato sperimentato, e conseguentemente teorizzato, in ordine all’integrazione della didattica d’aula con l’utilizzo di piattaforme e-learning per quanto riguarda la scuola superiore.
La formazione e-learning, infatti, sembra quanto di più lontano si possa immaginare rispetto alla formazione in presenza e anche le formule blended di solito privilegiano, per lo meno quantitativamente, il tempo di formazione mediata da computer rispetto a quella di incontro fisico tra i partecipanti. La didattica della scuola superiore, per definizione legata alla presenza di docenti e studenti nello stesso ambiente fisico, sembra quindi non possa avvalersi delle metodologie e degli strumenti messi a disposizione dalle piattaforme e-learning se non in particolari casi (studenti ospedalizzati o assenti per lunghi periodi, azioni di recupero di alcune competenze di base, collaborazione a distanza con altre scuole, ecc).

L'ipotesi di lavoro che ha guidato la sperimentazione è stata la volontà di verificare se gli strumenti messi a disposizione dalle nuove tecnologie per l’e-learning (Trentin G., Telematica e formazione a distanza. Il caso Polaris, Franco Angeli, Milano 1999), per quanto pensate per modalità di formazione molto diverse dalla lezione d’aula, potessero facilitare il passaggio a metodologie di tipo costruttivista (Calvani A., Rotta M., Fare formazione in Internet, Erickson, Trento 1999)e se, attraverso le pratiche collaborative (Comoglio, M., Cardoso, M., Insegnare e apprendere in gruppo. Il cooperative Learning, LAS. Roma, 1996) ad essi sottesi, potesse migliorare il quadro cognitivo, metacognitivo e motivazionale della classe coinvolta.


Per la bibliografia e la sitografia di riferimento sull'e-learning si rimanda all'apposita pagina.