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COLTIVAVANO
IL BASILICO NELLA VASCA DA BAGNO |
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Presentazione | prerequisiti e competenze da attivare | ||||
TAPPA 1: LA REALTÀ DEI RAGAZZI | TAPPA 2: I DATI QUANTITATIVI | TAPPA 3: LA PROBLEMATIZZAZIONE | |||
TAPPA 4: IL QUESTIONARIO ALLE FAMIGLIE | TAPPA 5: LE INTERVISTE A CONFRONTO | Sitografia | Bibliografia | ||
TAPPA 2: I DATI QUANTITATIVI Per
storicizzare il fenomeno verranno fornite agli studenti tabelle statistiche
sull'emigrazione italiana a partire dal 1860. Il
metodo prescelto sarà prevalentemente induttivo: gli studenti saranno divisi in
gruppi ed a ciascuno sarà assegnata una tabella da analizzare in base a domande
guidate. In
ciascuna scheda di analisi sono posti quesiti che consentono di mettere a fuoco
(con un’operazione di transcodifica, cioè verbalizzando la rappresentazione
proposta dal grafico o dalla tabella) alcune caratteristiche salienti del
fenomeno migratorio dall’unità d’Italia all’immigrazione attuale.
L'ultima domanda di ciascuna scheda, invece, serve a far emergere le conoscenze
implicite (scolastiche e non) e le supposizioni, più o meno corrette, che gli
studenti possono fare per spiegare i dati che hanno descritto. Tale richiesta
non ha tanto l'obiettivo di verificare una eventuale padronanza dei contenuti in
merito, quanto quello di far emergere saperi e convinzioni che sia necessario
correggere o ampliare, in modo da evitare che conoscenze diverse si
sovrappongano invece di integrarsi. I documenti da analizzare abbracciano il fenomeno migratorio dalla fine dell'800 a oggi in base alla seguente tematizzazione: Tabella
1 (gli espatri dal 1876 al 1940) e Schede di analisi 1 e
2 Servono
per comprendere le caratteristiche dell'emigrazione italiana dall'unità
d'Italia alla II guerra mondiale. In particolare mettono a fuoco l'entità e la
dislocazione geografica del fenomeno facendo risaltare come, ad flusso
migratorio verso l’estero che coinvolge prevalentemente le regioni del nord,
si sostituisca poi una dominanza numerica di manodopera proveniente dal sud. Tabella
2 (espatri
in Italia secondo la ripartizione di origine e la destinazione dal 1876 al 1942)
e Scheda di analisi 3 Una volta rappresentata
l'entità del fenomeno, la scheda successiva serve a far comprendere la diversa
direzione che l'emigrazione del nord e quella del sud prendono: prevalentemente
continentale la prima e transoceanica la seconda. Le differenti destinazioni
saranno da mettere in relazione con la durata dello spostamento:
temporanea o stagionale la prima, spesso permanente la seconda. Con
questa prima serie di schede si conclude la parte dedicata all'emigrazione
italiana dal 1876 alla seconda guerra mondiale. Questa "finestra"
serve per contestualizzare il fenomeno e per far cogliere le analogie tra
l'emigrazione italiana in paesi stranieri e l'immigrazione attuale. Tabella
3 (Percentuali
di popolazione urbana rispetto alla popolazione totale) e Scheda
di analisi 4
Questa
analisi serve a dare una prima rappresentazione dell’emigrazione interna
(dall'unificazione alla fase del boom economico) come fenomeno generale di
urbanizzazione progressiva e di allontanamento dalle campagne, consentendo di
cogliere sia gli aspetti di lungo periodo del fenomeno sia la sua
intensificazione nell'ultimo decennio considerato. Tabella
4 (Popolazione
delle tre grandi ripartizioni censita secondo il luogo di nascita, in alcuni
censimenti) e Scheda
di analisi 5 Illustrato
il fenomeno generale, se ne può verificare, attraverso questa scheda, la
distribuzione territoriale, sottolineando la marcata diversità tra nord e sud
per quanto riguarda la mobilità tra regioni diverse. Cartine
1, 2, 3,
4
(Flussi
migratori in Italia 1955-81)
e Scheda di analisi 6 Questa
scheda approfondisce il tema degli spostamenti interregionali e fotografa
l’andamento dei flussi migratori, consentendo di cogliere con
precisione le regioni di provenienza e quelle di arrivo, oltre che le variazioni
del fenomeno nel tempo (la creazione, ad esempio di nuove zone di ricezione,
quali Emilia e Toscana, dal ‘71 all’81, e la cessazione dell'emigrazione
dall’area veneta). Tabella
5
(Immigrati
a Torino dall'Italia nella popolazione residente per circoscrizione di
provenienza 1951-60) e Scheda di analisi 7 La
tabella da analizzare restringe ulteriormente il discorso focalizzandolo
sull’immigrazione a Torino e consentendo un’analisi più precisa delle
caratteristiche quantitative del fenomeno migratorio. Tabella
6 (Immigrati a Torino
nella popolazione residente dalle regioni del Nord 1951-60),
Tabella 7 (Immigrati
a Torino nella popolazione residente dalle regioni del Sud e delle Isole 1951-60)
e Scheda di analisi 8 Attraverso
l’analisi delle tabelle proposte con questa scheda si possono percepire i due
aspetti più rilevanti del fenomeno migratorio nel capoluogo piemontese:
l’immigrazione dal nord (nella quale risulta particolarmente significativo, a
conferma dell’analisi delle schede 4 e 6, lo spostamento proveniente da altre
zone del Piemonte stesso) e quella dal meridione. Per
approfondire, a conclusione di questa serie di analisi, l’insegnante fornirà
ulteriori informazioni di base sulle caratteristiche del boom economico in Italia che
consentano di interpretare le caratteristiche del fenomeno (il triangolo
industriale, la nascita e lo sviluppo della società dei consumi, l’influenza
dei media ecc.). Grafico
9 (saldo migratorio ad Asti nel periodo 1950-1985) e Scheda di
analisi 9 Questa
scheda, una volta analizzato il fenomeno a livello generale, ne consente la
quantificazione a livello provinciale, quello cioè che tocca più da vicino i
ragazzi e le loro famiglie, e che può essere confrontato con i dati che essi
stessi raccoglieranno tramite il questionario rivolto a genitori e nonni (tappa
successiva). Per approfondire questa sezione relativa alla storia locale è possibile leggere lo studio di Enza Prestigiacomo, ricercatrice storica, che, nell’ambito della sua tesi di laurea, Marginalità e crescita industriale in una città si provincia. Asti, 1965-74 (anno accademico 1999-2000, facoltà di lettere e filosofia, Università di Torino) ha dedicato pagine interessanti e puntuali alla descrizione dell’impatto dei nuovi arrivati con la struttura economica dell’astigiano. Tabella 8 ( dati sugli stranieri residenti in Italia per ripartizione geografica, al 1° gennaio 1997) e Scheda di analisi 10 Si
propone, a conclusione, l’analisi di dati relativi al fenomeno dell’attuale
immigrazione dall'estero, con l’obiettivo di far percepire la complessiva
esiguità del fenomeno, se messo a confronto con i dati precedentemente
esaminati, sia rispetto all’emigrazione italiana verso paesi stranieri sia nei
riguardi degli spostamenti italiani a livello interregionale della fase del boom
economico. Per
approfondire. Maggiori
informazioni su questa tematica, per un eventuale ulteriore approfondimento,
sono ricavabili soprattutto da siti internet, data la grande variabilità nel
tempo del fenomeno. Consigliamo pertanto i seguenti indirizzi internet: http://www.caritasroma.it/immigrazione/ http://www.istat.it/novita/stranieri.html http://www.svileg.censis.it/ricerche/immigrazio13/tab_06.htm La
verifica di questa tappa del percorso sarà effettuata mediante la stesura
di gruppo di un breve testo che illustri gli apprendimenti raggiunti. |