De
re coquinaria
di Marco Gavio
Apicio
Libro primo
Il
primo libro contiene suggerimenti vari , dal come preparare un vino
speciale , al come rendere chiaro il vino nero , come conservare a lungo
certa frutta aromatico e certe verdure , come conservare a lungo la
carne , come riconoscere il miele cattivo , come conservare le olive
verdi in modo da poterne sempre ricavare l’ olio e come preparare le
salse adatte a tartufi , ostriche , ecc…
Libro secondo
Il
secondo libro , o Sarcoptes , è dedicato all’ impiego di carni
tritate .
E’ da sottolineare , finalmente , l’ uso di alimenti poveri ed erbe
aromatiche .
Le ricette sono perlopiù di facile esecuzione .
Libro terzo
Il
libro terzo , o Cepuros , è dedicato agli ortaggi .
Verdure , frutta , formaggio , legumi e farinacei erano la base dell’
alimentazione dei romani. Apicio spiega con cura come conservarli al
meglio e li considera quasi una ghiottoneria e soprattutto un cibo sano
, buono , quasi benefico . Lo ritiene un saporito medicinale e non solo
un contorno .
Libro quarto
Apicio
contraddistingue il quarto libro con il nome di Pandette che è un nome
di origine greca , che significa “ contenitore di ogni cosa “ ed è
proprio questo il significato che aveva in mente l’ autore , vista la
varietà degli alimenti qui trattati . Ricette per salse , torte ,
piatti di verdure , antipasti , piatti con frutta cotta
e formaggi .
Libro quinto
Libro
quinto o dei legumi : grande sagra dei legumi e delle varie farine che
se ne ricavano . Piselli e lenticchie molto spesso servono per fare una
farcia da inserire in una sorta di pasta dura che viene chiamata
conchiglia .
Libro sesto
Nel
libro sesto si parla di come cucinare cacciagione da piuma e animali da
cortile.
Appaiono in questo capitolo struzzi, gru, fenicotteri, pavoni e
pappagalli con le indicazioni per preparare salse particolarmente adatte
alle loro carni.
Libro settimo
Il
libro settimo viene pomposamente chiamato delle “ Vivande prelibate
“
C’è un poco di tutto e serve a farci comprendere cosa ghiottoni
dell’ epoca giudicavano squisito. Vagine sterili , calli di dromedario
, cotenne , piedini di maiale e di cinghiale , fegato d’ oca , poppa
di scrofa , lombi , rognoni , prosciutti.
Libro ottavo
Il
libro ottavo è dedicato a quei quadrupedi di cui si mangiavano
normalmente le carni. Apicio inizia questo capitolo con cinghiale e
continua con cervo , camoscio , capretto , agnello , lattonzolo , maiale
, lepre.
Libro
nono e decimo
Capitolo
nono il mare , capitolo decimo il pescatore. Sono interamente dedicati
al pesce , ai molluschi e ai crostacei , ma più che della preparazione
vera e propria di queste carni Apicio si preoccupa di consigliare le
salse più adatte. Solo raramente le carni di pesce nelle sue ricette
hanno il sopravvento sulle spezie.