I Romani a tavola

Ipertesto realizzato dalla IV ginnasiale dell'Istituto "L.Pietrobono" di Alatri

Il pasto dei Romani

Dove

Come

Quando

Le cene famose

Il pasto dei legionari

Il pasto degli schiavi

Gli oggetti parlanti

Le ricette

Apicio e le sue ricette

Gli ingredienti

I vini

Il pane

Il menù di oggi

Le cene famose


Pollo con frutta

Il cibo, perno sul quale era incentrata l’oziosa vita dell’aristocrazia romana, era motivo di incontri nei quali il padrone di casa esaltava le proprie ricchezze, spesso con smisurati sperperi per la gioia del proprio palato e dei convitati. Troviamo testimonianza di ciò nella “satira VIII” del libro I di Orazio e nel “Satyricon “di Petronio ,che ci offrono documentazioni riguardanti rispettivamente: il convito di Nasidieno e la cena di Trimalchione . Abbiamo modo di notare in entrambe un’auto-esaltazione non troppo velata da parte dei padroni di casa; se da una parte ,infatti ,questo fanatismo avviene attraverso il lusso e la non comune originalità nel servizio e nella presentazione delle portate , dall’altro troviamo nella satira una smodata esaltazione degli invitati illustri ,davanti ai quali Nasidieno si pavoneggia sfoggiando le proprie conoscenze in ambito culinario , non riuscendo , ad ogni modo, ad attirare l' interesse  degli ospiti. L'intento degli autori è naturalmente parodistico.
Un invito a cena un po’ speciale,tuttavia, ci viene presentato da Catullo